Silenzio e riposo: due bisogni fondamentali della mente che stanno scomparendo dalla nostra vita
La vita del XXI secolo diventa ogni giorno più veloce e caotica. Siamo invasi da informazioni e rumori che assordano le nostre orecchie e saturano la nostra mente. Non riusciamo più a trovare tranquillità e riposo da nessuna parte. Il lavoro, soprattutto, continua a complicarsi, sottraendo ore al nostro tempo libero. Secondo alcuni studi, tutto questo stress sta mettendo seriamente a rischio la nostra salute fisica e mentale.
via Science Daily
In Europa e negli Stati Uniti si sa bene quanto possa essere stressante il lavoro. Perciò, negli ultimi tempi, si è radicato il termine burnout che indica un eccesso di stress lavorativo. In altri paesi va anche peggio. Parole come karoshi (giapponese), guolaosi (cinese), gwarosa (coreano) indicano qualcosa di molto più grave: il decesso per troppo lavoro. Ovviamente, il lavoro in sé non è la causa diretta dei numerosi decessi. È piuttosto lo stress da esso provocato a portare, spesso, le persone sull'orlo dell'abisso: Giappone, Corea e Cina sono, difatti, i paesi con i tassi di suicidio più alti al mondo.
Anche Europa e Stati Uniti, come visto, non sono immuni dallo stress lavorativo; ma in questi paesi, dove il carico di ansia da prestazione è più basso, il rischio di suicidi è al minimo. Ad ogni modo, lo stress è spesso, in questi luoghi, una delle cause primarie delle malattie cardiovascolari degli adulti europei e americani.
La soluzione a stress, ansia e depressione legati al lavoro sembra essere una sola: il riposo. Dormire e vivere in tranquillità sono le armi che abbiamo contro questi problemi. Purtroppo, come sempre più spesso possiamo constatare, queste due risorse sono sempre meno disponibili. Non solo viviamo in metropoli molto rumorose, ma siamo noi stessi ad auto-sabotarci, guardando troppa tv oppure passando troppo tempo davanti agli schermi di smartphone e pc. Questo, come detto, peggiora il nostro sonno e la nostra vita. Secondo un articolo del Dr. David Geffen della University of Los Angeles, la mancanza di sonno è paragonabile ad una sbronza: rallenta le nostre connessioni sinaptiche, peggiora la nostra memoria e ci fa essere stanchi e irascibili .
Ancora una volta, la soluzione è davanti ai nostri occhi, dobbiamo solo decidere di farla nostra: spegniamo gli smartphone, i televisori e i pc; dimentichiamo per un momento gli impegni lavorativi e immergiamoci nella pace di un parco o di un bosco per rilassarci. Avremo la sensazione di rinascere un po!