Il Mozambico approva un disegno di legge per porre fine alla assurda pratica delle spose bambine
Nel 2014 il film "La sposa bambina" portò all'attenzione del pubblico occidentale una tematica già ben nota, ma mai analizzata approfonditamente. La trama ripercorre la storia di Nojoud Ali, una bambina di soli dieci anni obbligata dalla famiglia a sposare un uomo molto più grande. Da allora l'opinione pubblica ha iniziato ad interrogarsi su questa barbarica pratica dei matrimoni precoci. Dal 2014 molte battaglie sono state affrontate. L'ultima è stata vinta in Mozambico il 15 luglio del 2019.
Il Mozambico è un paese dell'Africa sud-orientale. Secondo i dati dell'Unicef, questo paese si posizionava al nono posto tra quelli in cui l'assurda pratica dei matrimoni dei bambini era più praticata. Fino al 15 luglio, infatti, ad un adulto era permesso sposare una ragazza di 16 anni. Ma spesso le ragazze venivano sposate ben prima del compimento del sedicesimo anno di età. Per migliorare la situazione è servito l'intervento della "Coalizione per l’eliminazione dei matrimoni precoci in Mozambico" (Cecap) che ha pressato il governo del Mozambico perché promulgasse una legge a tutela delle bambine. Dopo due anni di attese, il Parlamento del paese ha finalmente si è pronunciato sulla richiesta e, il 15 luglio, ha deciso all'unanimità di accettare totalmente le rivendicazioni del Cecap.
Il Mozambico ha quindi voltato pagina. Oggi non è più possibile sposare o avere rapporti intimi con minori di 18 anni. Pene molto severe sono state previste per chi contrae matrimoni precoci: dagli 8 ai 12 anni di carcere. Anche chi combina matrimoni con minori è penalmente perseguibile: in questo caso si rischiano dai 2 agli 8 anni di carcere. Ovviamente la promulgazione della legge non è che il primo passo per combattere questa assurda pratica. Ora bisogna tradurre il testo nei 15 dialetti parlati tra la popolazione locale e aumentare i controlli per colpire i trasgressori.
Ad ogni modo, la legge del Mozambico rappresenta un'altra vittoria contro i matrimoni precoci. Una battaglia vinta che speriamo possa essere il primo passo verso la vittoria della guerra contro questa pratica presente ancora in molti paesi di Africa, Asia e Medio Oriente.