Il volto del manichino per il massaggio cardiaco è stato modellato su quello di una donna francese annegata nel XIX secolo
Alcuni oggetti e strumenti lavorativi che utilizziamo nella nostra quotidianità sono, spesso a nostra insaputa, ricchi di fascino e mistero ― quasi sempre conservano una storia bizzarra riguardante le loro origini. Avete presente lo stetoscopio che ogni medico indossa al collo? Forse vi stupirà sapere che la sua scoperta, nel lontano 1816, fu piuttosto curiosa: un medico francese, impossibilitato ad auscultare semplicemente con l'orecchio i battiti cardiaci di una paziente obesa, arrotolò dei fogli di carta per facilitarsi il compito. Allo stesso modo, vi è un'interessante e bizzarra storia dietro un altro "oggetto" medico: Resusci Anne, il manichino di addestramento utilizzato per insegnare la rianimazione cardiopolmonare in tutto il mondo.
via medelita.com
Pare che dietro il volto del manichino di "Resusci Anne" si celi una donna sconosciuta, annegata nella Senna verso la fine del 1880. Non si conoscono molti dettagli sulla sua storia, ma dall'autopsia non emersero segni di violenza, il che fece subito concludere che la donna si fosse tolta la vita volontariamente. Nonostante l'inquietante scoperta, il volto di questa giovane donna, ormai nota in tutto il mondo come "La sconosciuta della Senna", conserva una bellezza ed una tranquillità insolita. Affascinato da questa bellezza, all'epoca, un dipendente dell'obitorio ne realizzò una maschera mortuaria.
La maschera di cera della donna, una giovane di non più di 16 anni, rinominata Anne, è oggi un simbolo di vita. Grazie ad Anne, oggi, molte persone sono in grado di effettuare una corretta respirazione cardiopolmonare ― la stessa pratica di cui avrebbe avuto bisogno la povera Anne per essere salvata.
Durante i primi del '900 la maschera non era ancora utilizzata per questo nobile scopo ma, semplicemente, era messa in mostra all'interno delle case parigine come un oggetto d'arte: per molti, un richiamo di pace e tranquillità. Difficile, infatti, non osservare il volto della giovane senza soffermarsi sull'espressione benevola. Albert Camus, il famoso scrittore, la paragonò addirittura alla Monna Lisa, alimentandone il mistero e la leggenda.
La macabra storia di Anne ha comunque una sorta di happy ending: nel 1958, in America, venne costruito il primo manichino di addestramento per il pronto soccorso, chiamato Rescue Annie (o Resusci Annie). Peter Safar e Asmund Laerdal, scelsero proprio la "Sconosciuta della Senna" per realizzarne il volto.
Il viso del manichino, essendo utilizzato principalmente per insegnare la tecnica di respirazione cardiopolmonare, è divenuto in breve tempo "il più baciato in tutto il mondo".
Difficile sapere quale sia la verità sull'identità della giovane e sulla natura del decesso, ma quel che è certo, è che rimarrà per sempre un'icona romantica ed enigmatica che ha affascinato gli uomini del '900 e che è divenuta un simbolo di salvezza ai giorni nostri.