Una dieta con meno carne può combattere i cambiamenti climatici: parola di un rapporto Onu
I cambiamenti climatici sono sotto i nostri occhi, e le loro conseguenze visibili giorno dopo giorno e in ogni parte del mondo. Eventi naturali catastrofici, temperature con picchi anomali in periodi altrettanto anomali, scioglimento dei ghiacci: è tutto reale e, se non si interviene in fretta, andrà peggiorando.
Per valutare le caratteristiche, l'impatto e i provvedimenti da prendere in questo ambito, le Nazioni Unite hanno predisposto - già dal 1988 - l'IPCC, ossia il Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici. Nei suoi oltre 30 anni di attività, questo ente ha fornito ai governi studi e spunti fondamentali per agire concretamente in difesa del Pianeta.
Ed è stato proprio l'IPCC, in un rapporto di agosto 2019, a intervenire nuovamente sul problema, analizzandolo da una nuova prospettiva. Vediamo qual è.
via BBC
Il documento redatto dal gruppo di esperti dell'Onu ha evidenziato che la nostra condizione climatica potrebbe cambiare in meglio se le autorità di tutto il mondo attuassero nuove politiche di sfruttamento del suolo, agricoltura e promozione di modelli alimentari alternativi.
Mentre per quanto riguarda lo sfruttamento delle risorse, del suolo e l'agricoltura già da tempo siamo consapevoli della necessità di cambiare rotta, è interessante capire cosa significa mutare le abitudini alimentari.
In sostanza, secondo il rapporto pubblicato a Ginevra, l'aumento del bestiame - e in particolare delle mucche - influenza, e di molto, il clima. Com'è possibile? Attraverso il metano. Le mucche, infatti, quando elaborano il loro cibo, emettono nell'atmosfera notevoli quantità di gas, causando aumenti cospicui del cosiddetto effetto serra.
Ebbene sì: anche il metano, da potente gas serra, inquina e favorisce l'innalzamento delle temperature globali. Fra tutte le cause di mutamenti climatici, dunque, anche questo è un problema da tenere in considerazione, e può essere anche un'ottima opportunità benefica per la salute umana.
Promuovendo diete bilanciate, con alimenti di origine vegetale e animale prodotti in maniera sostenibile, il benessere di ognuno non può che migliorare. Del resto, lo sappiamo: per mantenersi in forma, è bene non abusare della carne, specie di quella rossa.
Secondo l'IPCC, se la politica incentivasse una diminuzione dei suoi consumi in favore di prodotti più sostenibili, i vantaggi sarebbero su due fronti: clima e salute. Non si tratta di dire alla gente cosa mangiare, ma di una nuova e stimolante prospettiva per ripensare radicalmente all'uso che facciamo di animali e risorse del nostro Pianeta.
Source:
https://www.ipcc.ch/report/srccl/