Tassare la carne rossa come il tabacco: la proposta per migliorare la salute e aiutare l'ambiente
Non solo sigarette, sigari o buste di tabacco. A essere tassate potrebbero essere anche... le bistecche. Proprio così: sono tempi duri per la carne rossa, sempre più collegata a seri rischi per la salute, oltre che al peggioramento del riscaldamento globale.
Studi, rapporti e ricerche hanno rivelato che gli allevamenti intensivi di bovini non fanno solo aumentare le emissioni di metano, le deforestazioni e i disboscamenti, ma hanno anche provato che un consumo eccessivo di carne rossa non è affatto un aiuto per il nostro benessere.
Dunque, ecco la proposta: tassare la carne rossa esattamente come si fa con il tabacco. Vediamo in dettaglio come si è arrivati a questa idea.
via BBC
Secondo un rapporto della società di ricerca Fitch Solutions, i "prelievi" statali sui prodotti di macelleria potrebbero presto essere una realtà, a livello globale. Questo perché vengono ritenuti dannosi, proprio come sigarette e simili, per la salute umana, oltre che per il clima terrestre.
Così, nella speranza di ridurre i consumi e promuovere un sistema alimentare più sostenibile, i governi di molti Paesi stanno pensando di aumentare le imposte fiscali su bistecche, fettine, hamburger e via dicendo. Proposte e idee di questo tipo stanno diventando hanno preso corpo anche dopo il rapporto delle Nazioni Unite, secondo il quale il 37% delle emissioni di gas serra proviene proprio dall'alimentazione dell'uomo.
Dal punto di vista sanitario, poi, secondo uno studio dell'Università di Oxford, tassare la carne e dunque ridurne il consumo potrebbe prevenire circa 6000 decessi all'anno e far risparmiare circa 850 milioni di dollari in costi sanitari. Diabete, cancro, patologie cardiache, ictus sono solo alcuni dei problemi di salute collegati al consumo di carne.
Un problema di salute pubblica, dunque, ma anche di rispetto dell'ambiente e di lotta ai cambiamenti climatici. Stando a come si sono diffuse le imposte su tabacco e altri prodotti considerati nocivi (come ad esempio le bevande zuccherate in diversi Paesi del mondo), quelle sulla carne rossa potrebbero davvero arrivare a ridurne il consumo.
Sebbene allo stato attuale sia difficile fare stime precise in proposito, c'è già chi è sul piede di guerra riguardo a una prospettiva del genere, definita eccessivamente "semplicistica", specie nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Brasile.
Dati e ricerche, però, parlano chiaro: la carne rossa è davvero un alimento che dovremmo almeno limitare nelle diete, per il nostro benessere e per quello dell'ambiente in cui viviamo. Si tratta di presupposti indubbiamente validi, già accettati da molte persone, vista la crescente popolarità di diete più flessibili. Le alternative, in natura, ci sono, e sono molte: sta a noi decidere cosa sia meglio, in base ai nostri gusti e alla nostra sensibilità!
Source:
- https://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0204139
- https://www.fitchsolutions.com/corporates/commodities/sustainability-drivers-and-implications