In Italia il 50% degli antibiotici è impiegato negli allevamenti: i rischi per la salute sono enormi

di Giuseppe Varriale

31 Agosto 2019

In Italia il 50% degli antibiotici è impiegato negli allevamenti: i rischi per la salute sono enormi

L'azione degli antibiotici è fondamentale poiché permette di uccidere i batteri che invadono il nostro organismo. Benché l'utilizzo degli antibiotici sia così importante, è bene ricordare che l'abuso di questi farmaci ne causa l'inefficacia, in quanto i microrganismi sono in grado di sviluppare una resistenza nei confronti di un antibiotico che viene assunto con frequenza. Ed è proprio questo che sta accadendo in Italia, a causa dell'uso eccessivo di antibiotici negli allevamenti.

via Tgcom24

Wikipedia / Joe Valbuena

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Secondo i dati del Piano Nazionale di Contrasto dell'Antimicrobico-Resistenza (PNCAR), ben il 50% degli antibiotici utilizzati in Italia è destinato al settore veterinario. Sempre più spesso, infatti, gli allevatori italiani utilizzano gli antibiotici per curare i propri animali. Fin qui sarebbe tutto nella norma, ma in Italia si verifica un caso davvero drammatico: gli allevatori, soprattutto di polli e tacchini, utilizzano gli antibiotici non solo per curare gli animali malati, ma anche per prevenire eventuali malattie in esemplari del tutto sani.

Secondo Walter Ricciardi, docente ordinario di Igiene e Medicina preventiva dell'Università Cattolica di Roma, questo utilizzo indiscriminato degli antibiotici sta sviluppando un'antibiotico-resistenza senza precedenti, aggravata dalla trasmissione di superbatteri, dall'animale all'uomo, tramite contatto diretto o attraverso il consumo di alimenti.

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Secondo le ricerche condotte da Ricciardi, alcuni batteri (come la Salmonella o l'Escherichia coli) mostrano già la presenza di ceppi resistenti a più antibiotici. Ciò vuol dire che, presto, altri batteri, molto più pericolosi di questi, potrebbero essere trasmessi all'uomo, con un rischio enorme per la salute. Il dato italiano è nettamente in controtendenza rispetto ad altri paesi europei, come Svezia e Olanda, in cui i controlli sono molto più serrati. In questi paesi, la resistenza batterica sta mostrando una regressione importante; una regressione che permette di salvare moltissime vite.

Anche in Italia esistono leggi restrittive sull'utilizzo dei farmaci negli allevamenti, come il Piano del Ministero della Salute sull'antibiotico-resistenza. Ma in questo paese gli organi preposti al controllo (ossia Asl e veterinari) non provano nemmeno a limitare i danni.  L'utilizzo spropositato degli antibiotici rappresenta un gravissimo rischio per la salute. L'auspicio è che presto anche in Italia gli organi competenti e gli stessi allevatori possano prendere coscienza dell'enorme pericolo che la resistenza agli antibiotici rappresenta per la salute.