Secondo uno studio, l'Europa potrebbe sostenere il fabbisogno di energia eolica del mondo intero

di Giuseppe Varriale

20 Settembre 2019

Secondo uno studio, l'Europa potrebbe sostenere il fabbisogno di energia eolica del mondo intero

Il vento è, insieme alla luce solare, la risorsa rinnovabile più utilizzata. Durante le giornate particolarmente ventose, le centrali elettriche che si avvalgono delle pale eoliche ricevono grandi quantitativi di energia. Ma l'energia del vento potrebbe davvero venire incontro alle richieste di energia elettrica del pianeta e sostituire definitivamente i vecchi impianti nucleari o a carbone? Secondo alcuni studiosi universitari sì!

 

via Herald Scotland

Public Domain Files

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I ricercatori dell'Università del Sussex nel Regno Unito e dell'Università di Aarhus in Danimarca hanno svolto alcune ricerche dalle quali si è evinto che l'energia ricavata dal vento potrebbe facilmente sostituire quella prodotta attraverso le risorse non rinnovabili. Dopo aver analizzato il potenziale di produzione energetica eolica dell'Europa, i ricercatori hanno pubblicato uno studio nel quale sostengono che l'Europa sarebbe in grado di produrre un quantitativo di energia eolica 100 volte superiore all'attuale.

Esaminando le aree più ventose del vecchio continente, gli studiosi hanno scoperto che l'Europa dell'Est, la Norvegia e l'Islanda sarebbero, quasi da sole, capaci di soddisfare le richieste energetiche del mondo intero.

Winchell Joshua/Wikimedia

Winchell Joshua/Wikimedia

Secondo lo studio, infatti, il 46% del suolo europeo sarebbe adatto per l'installazione di nuove turbine eoliche. Se le previsioni fossero esatte, l'Europa – e specialmente le regioni appena menzionate – potrebbe costruire oltre 11 milioni di turbine eoliche aggiuntive, coprendo un'area di circa 5 milioni di chilometri quadrati, riuscendo a soddisfare la richiesta energetica mondiale. Ovviamente lo studio, come sottolineato dagli stessi curatori, non è una proposta concreta, ma cerca solo di evidenziare il potenziale europeo non sfruttato.

Tuttavia, secondo un rapporto pubblicato dall'ONU nel 2018, dal titolo "Emissions gap report", l'energia non rinnovabile viene ancora ampiamente utilizzata. Dal 2015 al 2018, per esempio, la produzione globale di carbone in India e Cina è aumentata del 3%, segno evidente che le risorse rinnovabili non sono ancora riuscite a scatenare l'inversione di tendenza sperata.

La ricerca svolta dall'Università del Sussex e dall'Università di Aarhus, per quanto teorica, mostra invece che sarebbe possibile, se solo ci attivassimo per farlo, sostituire definitivamente le risorse non rinnovabili con energia pulita e non inquinante, permettendo così di liberarci per sempre dall'inquinamento.