La California vieta ufficialmente agli allevamenti di animali da pelliccia: è il primo stato USA
Se siete soliti navigare sul web, non c'è bisogno che vi ricordiamo quante atrocità si nascondano dietro il mercato delle pellicce. Gli animali che finiscono in questo business sono considerati al pari di oggetti, hanno di solito pochissimi diritti e subiscono qualsiasi tipo di maltrattamento.
Vengono spesso ammassati in gabbie piccolissime in cui, a causa delle densità, finiscono per mordersi e ferirsi a vicenda; spesso vengono tenuti a temperature rigidissime per favorire l'ispessimento del mantello; quando poi si tratta di porre fine alla loro vita, i metodi sono i più diversi e non hanno altro scopo se non quello di preservare l'integrità della pelliccia, senza nessuna attenzione alla sofferenza dell'animale.
Finalmente però tutto ciò sta cambiando e la notizia che vi riportiamo lo dimostra: la California è diventata il primo stato USA a vietare per legge gli allevamenti di animali da pelliccia.
Il governatore Gavin Newsom ha firmato il Wildlife Protection Act del 2019, un documento in cui si proibisce la cattura e l'allevamento commerciale di animali con lo scopo di produrre e vendere pellicce. La prima firmataria della legge, la deputata Lorena Gonzales, ha spiegato questa svolta con un cambiamento di sensibilità nel'opinione pubblica, che le istituzioni non hanno fatto altro che assecondare.
Già da molti anni, complici le campagne di informazione, il mercato delle pellicce ha subito un declino inarrestabile sia negli USA che in Europa, con numerosi allevamenti che hanno chiuso i battenti. Resta solo da attendere che tutte le amministrazioni, come ha fatto la California, ufficializzino il divieto di una pratica che è costosa, inutile e assolutamente immorale.