I disegni di Onfim, il bambino del XIII secolo che scriveva sulla corteccia di betulla
Spesso pensiamo che la storia sia fatta soltanto di grandi eventi, personaggi, date e avvenimenti che tutti ricordiamo perché studiati sui libri di testo. Non è così, perché il nostro passato è costituito anche, e soprattutto, da tantissime piccole storie di uomini e donne comuni, che non finiscono per essere materia di studio, ma che a volte tornano a darci affascinanti testimonianze di come si viveva nel passato.
È il caso del ragazzo di cui stiamo per parlarvi, chiamato Onfim e originario della città russa di Novgorod, 200 km a sud di San Pietroburgo. A lui si devono degli incredibili disegni e scritti infantili ritrovati su pezzi di corteccia di betulla.
Proprio così: non era inconsueto, nel XIII secolo, disegnare o scrivere su questo materiale naturale. E Onfim, come molti altri suoi coetanei di cui oggi ignoriamo l'esistenza, per fare i suoi "compiti a casa", non era estraneo a questa pratica. Il valore storico di questa scoperta, come è ben comprensibile, è enorme, perché spesso è difficile risalire alle usanze delle persone comuni, le quali appunto non finivano per essere ricordate nei documenti ufficiali.
Gli "scritti" di Onfim racchiudono tutta l'innocenza e la sincerità infantile di cui solo un bambino di 7 anni può essere dotato. I suoi "quaderni di betulla" non hanno filtri, e comprendono sia testi che illustrazioni, per un totale di ben 17 elementi rinvenuti.
Dall'alfabeto ai salmi alla figura di un cavaliere, passando per quelli che, con ottime probabilità, furono suo padre, sua madre e lui stesso, i pensieri del ragazzino russo sono tutti lì, o almeno una loro parte. E, pensandoci bene, notando anche che non mancano figure di fantasia o disegni di bambini che giocano, comprendiamo che non sono poi tanto differenti dai disegni e dagli scritti dei bambini di oggi.
Certo, il tutto va sempre rapportato al periodo storico: ma in fondo c'è davvero differenza tra Onfim che scrive "Il mio papà è un guerriero, da grande voglio essere come lui!" e un bambino odierno che afferma "vorrei essere un astronauta o un pilota"?