La scienza ci spiega perché il silenzio è fondamentale per il nostro cervello
Nel mondo in cui viviamo oggi è davvero arduo riuscire a ritagliarsi un momento di silenzio, acustico o mentale che sia. Molti di noi vivono in contesti urbani in cui l'inquinamento acustico è imperante, ed anche nella privacy della nostra casa i dispositivi tecnologici ci impongono di rispondere, leggere, ascoltare di continuo, impedendoci di mettere in standby il cervello e lasciarlo riposare.
Ma a cosa serve il silenzio e cosa si rischia se viene a mancare troppo a lungo? Alcuni studi scientifici hanno cercato negli anni di dare delle risposte.
via huffpost.com
Per comprendere l'importanza del silenzio, iniziamo col comprendere gli effetti del rumore. Nel 2001 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilevato che mezzo miliardo di persone soffriva di problemi all'udito; una quantità destinata a raddoppiare entro il 2030. Questo problema deriva dall'esposizione a rumori troppo forti e quotidiani, che disturbano il cervello sia nelle ore di veglia che di sonno, innescando la produzione di ormoni dello stress ed influenzando la pressione sanguigna, la circolazione e il ritmo del sonno. Come abbiamo detto, a questo si aggiunge il richiamo incessante della tecnologia, che non dà tregua alla corteccia prefrontale del nostro cervello (che invece ha bisogno di momenti di quiete per poter risolvere problemi e prendere decisioni).
Arrivando al silenzio, nel 2006 il medico Luciano Bernardi condusse una ricerca per esplorare l'interazione tra la musica, il cervello e il sistema circolatorio. Durante i suoi test notò con stupore che nei 2 minuti di pausa tra un brano e l'altro il cervello dei partecipanti faceva registrare livelli bassissimi di stress; inoltre questo effetto risultava amplificato se il silenzio seguiva un rumore piuttosto forte.
Un altro studio condotto dall'Università di Cracovia ha inoltre preso in considerazione le persone sottoposte a rumori forti e continui, in particolare quelle che abitano in zone adiacenti agli aeroporti. Dalle analisi è emersa un'incidenza maggiore di molti disturbi, ma a destare l'attenzione dei ricercatori è stata la pressione sanguigna, in generale più alta del normale. Anche qui i livelli degli ormoni dello stress sono risultati elevati, con conseguente appesantimento del sistema endocrino immunitario e del sistema nervoso.
A tutti questi studi si aggiungono le ricerche incentrate sulla pratica della meditazione, che tutte unanimemente rilevano una diminuzione dei livelli di stress e quindi enormi benefici per il sistema immunitario. E poiché la componente principale della meditazione è il silenzio (esterno ed interno), non possiamo che essere persuasi delle sue influenze positive.
Tutto quello che abbiamo detto non punta a farvi demonizzare ogni forma di rumore, ma ad incoraggiarvi a ritagliare per il vostro corpo e la vostra mente momenti di quiete. Che vogliate dedicarvi alla meditazione o che preferiate semplicemente concedervi qualche passeggiata in montagna, il nostro consiglio è quello di spegnere ogni tanto il cellulare, respirare profondamente e lasciare che la quiete si impossessi di voi.
- https://apps.who.int/iris/bitstream/handle/10665/154589/978924150851
- https://www.eea.europa.eu/airs/2018/environment-and-health
- https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/CIRCULATIONAHA.108.806174
- https://www.escardio.org/The-ESC/Press-Office/Press-releases/aircraft-noise
- https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12883106