La scienza ci spiega perché il silenzio è fondamentale per il nostro cervello

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di Marco Renzi

28 Settembre 2019

La scienza ci spiega perché il silenzio è fondamentale per il nostro cervello

Nel mondo in cui viviamo oggi è davvero arduo riuscire a ritagliarsi un momento di silenzio, acustico o mentale che sia. Molti di noi vivono in contesti urbani in cui l'inquinamento acustico è imperante, ed anche nella privacy della nostra casa i dispositivi tecnologici ci impongono di rispondere, leggere, ascoltare di continuo, impedendoci di mettere in standby il cervello e lasciarlo riposare.

Ma a cosa serve il silenzio e cosa si rischia se viene a mancare troppo a lungo? Alcuni studi scientifici hanno cercato negli anni di dare delle risposte.

via huffpost.com

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Per comprendere l'importanza del silenzio, iniziamo col comprendere gli effetti del rumore. Nel 2001 l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilevato che mezzo miliardo di persone soffriva di problemi all'udito; una quantità destinata a raddoppiare entro il 2030. Questo problema deriva dall'esposizione a rumori troppo forti e quotidiani, che disturbano il cervello sia nelle ore di veglia che di sonno, innescando la produzione di ormoni dello stress ed influenzando la pressione sanguigna, la circolazione e il ritmo del sonno. Come abbiamo detto, a questo si aggiunge il richiamo incessante della tecnologia, che non dà tregua alla corteccia prefrontale del nostro cervello (che invece ha bisogno di momenti di quiete per poter risolvere problemi e prendere decisioni).

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Arrivando al silenzio, nel 2006 il medico Luciano Bernardi condusse una ricerca per esplorare l'interazione tra la musica, il cervello e il sistema circolatorio. Durante i suoi test notò con stupore che nei 2 minuti di pausa tra un brano e l'altro il cervello dei partecipanti faceva registrare livelli bassissimi di stress; inoltre questo effetto risultava amplificato se il silenzio seguiva un rumore piuttosto forte.

Un altro studio condotto dall'Università di Cracovia ha inoltre preso in considerazione le persone sottoposte a rumori forti e continui, in particolare quelle che abitano in zone adiacenti agli aeroporti. Dalle analisi è emersa un'incidenza maggiore di molti disturbi, ma a destare l'attenzione dei ricercatori è stata la pressione sanguigna, in generale più alta del normale. Anche qui i livelli degli ormoni dello stress sono risultati elevati, con conseguente appesantimento del sistema endocrino immunitario e del sistema nervoso.

Patrik TheanderSegui

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A tutti questi studi si aggiungono le ricerche incentrate sulla pratica della meditazione, che tutte unanimemente rilevano una diminuzione dei livelli di stress e quindi enormi benefici per il sistema immunitario. E poiché la componente principale della meditazione è il silenzio (esterno ed interno), non possiamo che essere persuasi delle sue influenze positive.

Tutto quello che abbiamo detto non punta a farvi demonizzare ogni forma di rumore, ma ad incoraggiarvi a ritagliare per il vostro corpo e la vostra mente momenti di quiete. Che vogliate dedicarvi alla meditazione o che preferiate semplicemente concedervi qualche passeggiata in montagna, il nostro consiglio è quello di spegnere ogni tanto il cellulare, respirare profondamente e lasciare che la quiete si impossessi di voi.