Trasformare l'anidride carbonica in carburante: questa ricerca lo rende finalmente possibile
Quello delle emissioni di anidride carbonica (CO2) è uno dei problemi legati all'inquinamento e al surriscaldamento climatico di cui sentiamo parlare più spesso. Questo gas, che si forma durante i processi di combustione, mette in pericolo l'Ozono, uno strato gassoso dell'atmosfera che "protegge" la Terra dai raggi solari dannosi.
Le emissioni di CO2 sono ormai una caratteristica fondamentale di auto e altri mezzi di trasporto: è anche in base a esse che si decide di limitarne o meno la circolazione. Ma se l'anidride carbonica diventasse di colpo una nostra alleata per fronteggiare l'inquinamento? O se, addirittura, con essa venisse prodotto del combustibile? Sembra un controsenso, ma non è così, stando alle ricerche di cui stiamo per parlarvi.
via Rice University
Gli ingegneri della Rice University di Houston, Texas, hanno escogitato un metodo davvero intelligente e innovativo per convertire il gas in molecole che contengono energia. In parole semplici: combustibili. Proprio così, perché tramite un apposito e complesso procedimento basato sull'uso di acido formico, la tanto temuta CO2 potrebbe trovare "nuova vita" in celle di carburante liquido.
Una soluzione che apre nuove e rivoluzionarie prospettive per auto e veicoli a idrogeno, nonché per l'industria, in quanto il combustibile ottenuto dall'anidride carbonica potrebbe essere un sostituto molto più efficiente rispetto appunto all'idrogeno "tradizionale", dato che fornirebbe più energia nello stesso volume.
"Estrarre" dall'atmosfera un gas nocivo e trasformarlo in una fonte di energia rinnovabile, pulita e ad alte potenzialità significherebbe davvero cominciare a utilizzare in maniera intelligente e non distruttiva le risorse che il nostro Pianeta ci mette a disposizione.
Le richieste di energia, del resto, sono sempre più alte ma, allo stesso tempo, la situazione ambientale rischia di peggiorare ogni giorno di più, anche a causa della nostra "sete" di risorse.
Così, grazie a questi avanzamenti tecnologici, che auspichiamo conducano a risultati tangibili e applicabili ovunque, potremo forse, in un futuro non troppo remoto, liberarci dai combustibili inquinanti in modo efficace, responsabile e concreto.