I cambiamenti climatici stanno minacciando il futuro dell'agricoltura nell'Europa del Sud
Secondo i meteorologi, il clima della Finlandia appartiene alla fascia climatica temperata fredda. Le temperature medie di questo paese vanno dai 18° massimi dell'estate ai -35° minimi dell'inverno. È un clima rigido, difficilmente sopportabile. Viceversa, il clima italiano è temperato, con temperature che oscillano tra i -2° e i 32°. Ma sarà sempre così? Secondo la scienza le cose stanno per cambiare.
via The Guardian
Secondo un nuovo studio pubblicato dall’European Environment Agency (Eea), il cambiamento climatico sta avendo un forte impatto sul clima europeo: paesi contraddistinti da un clima temperato (come Spagna, Grecia, Italia e Francia meridionale) stanno lentamente subendo un processo di tropicalizzazione e desertificazione. Questo significa che presto il clima di queste regioni subirà un aumento considerevole. D'altro canto, il clima delle regioni più settentrionali si sta trasformando in temperato: Finlandia, Norvegia, Danimarca e Svezia stanno infatti riscontrando un aumento delle temperature che sta rendendo gli inverni meno rigidi e le estati più calde.
Tutto questo a discapito dell'agricoltura dell'Europa meridionale. Secondo alcune statistiche, il settore primario occupa circa 44 milioni di persone in Europa. La maggior parte di queste sono residenti nei paesi meridionali (Italia, Spagna, Grecia e Francia). Queste persone potrebbero presto perdere il loro lavoro. I risultati raccolti dall'Eea, infatti, dimostrano che l'aumento delle temperature sta rendendo i suoli aridi e le piogge sempre meno frequenti. Con questo clima, le colture tipiche dell'Europa meridionale non riescono più a crescere. Questo provocherà, entro il 2100, il collasso dell'economia di questi paesi. Se nel 2018, infatti, l'Europa meridionale ha guadagnato circa 138 miliardi di euro con la sola esportazione dei prodotti agricoli, nel 2100 questo valore potrebbe avvicinarsi allo zero. Diversamente sarà, tuttavia, per i paesi del nord. Secondo le stime dell'Eea, infatti, la superficie coltivabile in queste regioni sarà del 76% (mentre oggi è solo del 32%).
Come si può vedere, il riscaldamento globale è una piaga che colpisce ogni aspetto della vita: dalla salute all'economia. È per questo che è nostro dovere interrompere un processo tanto nefasto .