Disboscata un'area patrimonio dell'Unesco per far spazio ai vigneti di prosecco: tre denunce in Veneto
Che il nostro ambiente si trovi in una situazione di sofferenza non è una novità. A tutte le latitudini e nelle zone più distanti tra loro, mari, fiumi, foreste e moltissimi altri ecosistemi subiscono sempre la stessa minaccia: la mano dell'uomo.
Proprio così, perché se da un lato siamo consapevoli che il nostro posto per vivere è - e rimarrà per molto tempo - soltanto il Pianeta Terra, dall'altro sembra che, in quanto esseri umani, non possiamo fare a meno di prevaricare ciò che la natura mette a disposizione.
E non occorre andare fino all'altro capo del mondo per rendersene conto. Anche in Italia, in zone protette e dichiarate addirittura patrimonio Unesco, si causano danni enormi per venire incontro ai profitti. Ecco cosa è successo.
Intere colline sono state disboscate per fare spazio a vigneti per la produzione di prosecco docg. Siamo in Veneto, precisamente nella zona di Tarzo, in Provincia di Treviso. Qui, la pregiata bevanda con le bollicine è uno dei prodotti enogastronomici di punta. Tanto è vero che le colline di Conegliano e Valdobbiadene sono state definite "colline del prosecco" e dichiarate, dal 2019, patrimonio dell'umanità Unesco.
Va da sé, quindi, che si tratti di zone sottoposte a vincoli naturalistici, paesaggistici e idrogeologici. In barba a qualsiasi restrizione, però, i proprietari di tre aziende agricole della zona, con tanto di tecnici e ditte incaricate, hanno proceduto a disboscare per liberare lo spazio adatto a piantare nuovi vigneti.
Alberi e piante che prima ricoprivano le meravigliose colline venete, ora sono soltanto un mucchio di detriti, tagliati senza alcuna autorizzazione. L'abuso, tuttavia, non è sfuggito ad alcuni abitanti della zona, che hanno denunciato quanto stava accadendo.
Dopo i controlli e le indagini, sono scattate le denunce alle aziende. Le forze dell'ordine, infatti, sono arrivate a concludere che i tre viticoltori avrebbero disboscato ben un ettaro e mezzo di colli, distruggendo non solo una preziosa fonte di ossigeno, ma anche l'habitat di moltissimi animali.
Fra tutti, le api, insetti sempre più in difficoltà e in via di spopolamento in ogni parte del mondo, anche a causa di interventi sconsiderati e indiscriminati come questo. Quando si leggono storie del genere, sembra davvero che l'uomo, a volte, non finisca mai di stupire, purtroppo in negativo.