Un'azienda italiana ha brevettato un metodo innovativo per purificare l'aria con i batteri

di Giuseppe Varriale

03 Ottobre 2019

Un'azienda italiana ha brevettato un metodo innovativo per purificare l'aria con i batteri

La parola batteri crea subito un senso di preoccupazione: immediatamente pensiamo alle più svariate malattie e a come difenderci. Ma non tutti i batteri sono patogeni. Al contrario, molti di essi sono fondamentali per il nostro organismo. È il caso dei batteri dell'intestino, che regolano i nostri processi metabolici.

Grazie all'azienda U-Earth, oggi sappiamo che i batteri potrebbero presto aiutarci anche nella lotta contro l'inquinamento.

via U-Earth

U-Earth

U-Earth

U-Earth è un'azienda italiana di Torino che, grazie alla collaborazione con Digital Magics, ha vinto l'evento di Eni Gas e Luce chiamato Call for innovation per lo Smart Building, ossia per tutte le innovazioni tecnologiche che riescono a farci organizzare meglio la vita a casa. U-Earth ha sbaragliato la concorrenza degli altri 73 progetti presentati. Come ci è riuscita? Offrendo un metodo alternativo per purificare l'aria che respiriamo.

L’apparato sviluppato da U- Earth, come spiegato dal responsabile marketing Lorenzo Di Cataldo, è in grado di eliminare il particolato, gli odori e persino i virus utilizzando una biomassa composta da 13 ceppi batterici non geneticamente modificati, brevetto esclusivo dell'azienda. Questi organismi si adattano al contesto in cui si trovano e, mentre si riproducono, fagocitano i contaminanti. Alla fine del processo, ciò che resta è acqua che, seppur sporca, non è contaminata da alcun agente tossico o virus.

U-Earth

U-Earth

Per il loro progetto, Di Cataldo e la U-Earth hanno inizialmente trovato l'appoggio finanziario a Londra, dove il Sindaco Sadiq Khan ha donato loro un assegno da investire nella ricerca.

Dopo la vittoria ottenuta nell'evento indetto da Eni Gas e Luce, la U-Earth potrà avere anche il sostegno dell'azienda italiana leader nel settore energetico. Al momento non è previsto alcun ingresso nel capitale della U-Earth da parte di Eni, ma le due aziende collaboreranno per sviluppare ulteriormente il progetto e renderlo effettivamente vendibile.

Una soluzione intelligente, tecnologica e sostenibile, che speriamo possa presto essere commercializzata per rendere l'aria del nostro Pianeta nuovamente respirabile.

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