Dopo gli incendi in Amazzonia e nell'Artico, la scienza avverte: stiamo vivendo l'era del Pirocene

di Simone Fabriziani

19 Settembre 2019

Dopo gli incendi in Amazzonia e nell'Artico, la scienza avverte: stiamo vivendo l'era del Pirocene
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Il 2019 verrà senza dubbio ricordato ai posteri come l'anno degli enormi incendi che hanno dilagato nelle zone dell'Artico, un'area naturale preziosissima per l'equilibrio ambientale del nostro Pianeta, ormai sempre più soggetto agli effetti negativi dei cambiamenti climatici. Potrebbe essere corretto dire che quella che stiamo vivendo è probabilmente l'era del cosiddetto Pirocene? La scienza attuale fa un bilancio.

via New Scientist

NASA/Wikmedia

NASA/Wikmedia

Le fiamme che hanno divampato in Amazzonia, Angola, Zambia, Congo, Borneo ed Indonesia, senza parlare dei roghi preoccupanti in Alaska, Canada, Siberia e Groenlandia: il 2019 sarà ricordato come un anno "bollente" da questo punto di vista e, come afferma il New Scientist , potremmo essere entrati nell'era del Pirocene. Ma, dati alla mano, non è assolutamente vero che il numero degli incendi sia aumentato nel 2019 rispetto a quelli passati, nonostante la gravità della situazione.

Secondo il CAMS (Copernicus Atmosphere Monitoring Service), nella prima metà del 2019 si sono levate circa 3500 tonnellate di anidride carbonica, in linea con gli ultimi 16 anni. A fare la differenza sono gli incendi nelle regioni Artiche, in particolare le fiamme che hanno avvolto prima l'Alaska (9700 km quadrati di tundra e foresta invernale), e in Groenlandia, dove il permafrost ha perso consistenza a causa degli incendi divampati.

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US Air Force

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A differenza dei fuochi nell'Amazzonia, quelli che sono divampati nelle zone artiche sono dovuti all'innalzamento delle temperature che inaridiscono le foreste invernali e che a loro volta causano con più frequenza incendi spontanei: in queste aree sono quindi sempre più sporadiche le nevicate e invece più frequenti le tempeste: basterebbe anche un solo fulmine per innescare un incendio in queste foreste non danneggiate dalla mano dell'uomo.

Se le fiamme che hanno divorato Africa, Amazzonia, Indonesia e California sono prettamente stagionali o causate da deforestazione e pratiche agricole umane, quelle che in questo ultimo periodo stanno lambendo l'Artico sono invece imprevedibili, diretta conseguenza di una fragilità e di una aridità del terreno sempre più in aumento a causa del climate change.

Dati che, ancora una volta, fanno riflettere su quanto il nostro Pianeta Terra stia sempre più sprofondando in una nuova era: il Pirocene.

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