Gli scienziati impiantano falsi ricordi negli uccelli per insegnare loro canzoni che non hanno mai sentito prima
Di studi sul funzionamento del cervello umano ne sono stati fatti a bizzeffe e ancora moltissimi ricercatori in tutto il mondo continuano ad indagare su molti dei suoi misteriosi meccanismi. Una delle tante ricerche, che apparentemente non sembrano nemmeno interessarsi a questo aspetto scientifico, è stata portata avanti da un team di ricercatori dello UT Southwestern Medical Center, a Dallas in Texas (USA). Gli scienziati sono stati in grado di "insegnare" a degli uccellini delle semplici canzoni che non avevano mai sentito prima, attivando selettivamente alcuni neuroni specifici nel loro cervello ― impiantando, così, dei falsi ricordi nella loro memoria.
via UT Southwestern
Utilizzando il processo di optogenetica, in cui tecniche ottiche e genetiche di rilevazione vengono utilizzate per sondare i circuiti neuronali all'interno di cervelli di mammiferi e di altri animali, ― in questo caso di uccellini appartenenti alla specie del diamante mandarino, conosciuto anche come diamantino ― il team è stato in grado di attivare determinati circuiti neuronali negli uccelli e far loro memorizzare nuove melodie. Lo studio, chiaramente, non mira ad ampliare il repertorio canoro di questi fringuelli, ma a raccogliere più informazioni possibili su come l'apprendimento vocale e lo sviluppo del linguaggio avvengono nel cervello umano.
I diamantini coinvolti nell'esperimento, di solito, imparano le canzoni dai loro padri e da altri fringuelli adulti, memorizzando le note e praticando la melodia decine di migliaia di volte prima di interpretarla correttamente. In questo caso, invece, sono state introdotte nuove melodie senza che ci fosse alcun input da parte dei genitori ― gli uccelli, quindi, imitavano delle melodie che non avevano mai sentito prima.
A spingere gli scienziati ad intraprendere questa strada, è proprio la necessità di capire come si impara la lingua ― un tema ampiamente dibattuto, che genera numerose teorie spesso anche molto distanti tra loro. Come fanno i giovani uccellini e i bambini ad imparare la lingua dei loro genitori? Ovviamente, c'è un grande divario tra il canto degli uccelli e il linguaggio umano, e il passaggio tra i due non è certamente così immediato. Saranno necessari altri studi più approfonditi in questo campo per cercare di dare risposte più specifiche sull'origine del linguaggio umano e sulla sua trasmissione. Tuttavia, gli scienziati fanno spesso uso di fringuelli diamantini nei loro studi, proprio perché il loro sviluppo vocale è simile a quello umano. Un apprendimento guidato, dunque, che ha permesso agli scienziati di osservare cosa accade nel cervello di questi uccellini durante l'acquisizione di una canzone.
"Il cervello umano e i percorsi associati al linguaggio sono immensamente più complicati di quelli dei volatili", ha affermato il neuroscienziato Todd Roberts. "Ma la nostra ricerca sta fornendo forti indizi su dove cercare maggiori informazioni sui disturbi neurologici".