Idraulici palestinesi non fanno pagare un'anziana israeliana, dopo aver saputo che è sopravvissuta all'Olocausto
Non importa di che nazionalità siamo, da dove veniamo e in cosa crediamo - di fronte alla pura e semplice umanità, siamo tutti uguali e dovremmo ricordarcelo sempre. Questa storia, infatti, ci racconta di come alcuni gesti riescano a superare bagagli storici e culturali complicati, sfidando anche quegli stereotipi che condizionano le persone a tal punto da aspettarsi il peggio dall'altro. La notizia riguarda due idraulici palestinesi e un'anziana signora ebrea, sopravvissuta all'Olocausto.
via Time of Israel
I due fratelli palestinesi, di nome Simon e Salim Matari, erano andati a casa della signora Rosa Meir, ad Haifa, per riparare una grossa perdita nel suo appartamento. Mentre Simon cercava di riparare la perdita d'acqua, il fratello, Salim, ha iniziato a chiacchierare un po' con l'anziana donna riguardo la vita che quest'ultima aveva condotto in 95 anni. L'uomo è rimasto assolutamente impressionato dal fatto che Rosa fosse sopravvissuta all'Olocausto e, sin da subito, decise che non avrebbe fatto pagare un centesimo a quella nonnina. "Ad un certo punto, mentre lavorava, mio fratello Salim ha iniziato a parlare con Rosa della sua vita. Ci ha detto che ha 95 anni, che è una sopravvissuta all'Olocausto e che ha una figlia. La sua storia mi ha commosso e in quel momento, ho deciso che non avrei mai preteso un centesimo da lei", ha dichiarato Simon.
Il costo totale del loro servizio ammontava a circa $285, ma i Matari non hanno voluto un soldo dalla signora, la quale è scoppiata in lacrime di fronte alla fattura che riportava la dicitura di "0 centesimi". Rosa non ha smesso un attimo di ringraziare i due fratelli, i quali le hanno assicurato che per qualsiasi problema idraulico sarebbero tornati gratuitamente a risolverlo.
Una storia che dimostra come la profonda empatia, il rispetto e la gentilezza umana siano in grado di superare ogni ostacolo, contro ogni pronostico negativo.