Il ghiacciaio del Monte Bianco a distanza di 100 anni: le foto mostrano i danni del riscaldamento globale

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di Lorenzo Mattia Nespoli

24 Ottobre 2019

Il ghiacciaio del Monte Bianco a distanza di 100 anni: le foto mostrano i danni del riscaldamento globale

Lo scioglimento dei ghiacci dovuto al riscaldamento climatico globale, a volte, può apparire un problema che non ci tocca in prima persona, di cui difficilmente riusciamo a valutare le conseguenze con i nostri occhi. Eppure non è così, perché anche gli ambienti che si trovano più vicini alle nostre realtà (nello stesso Stato o nello stesso Continente) possono dare segni evidenti di cattiva salute.

Ciò è valido per moltissimi luoghi, e molto più di quanto pensiamo. Il Monte Bianco, ad esempio, che con i suoi 4808 metri è la vetta più alta d'Europa, è uno dei paradisi terrestri che sta facendo le spese dei cambiamenti climatici. Un significativo confronto fotografico ce lo mostra meglio di mille parole. Vediamo.

via University of Dundee

University of Dundee

University of Dundee

Nel 1919, il pilota e fotografo Walter Mittelholzer sorvolò il massiccio del Monte Bianco sul suo aereo a elica, scattando delle foto memorabili che ritraevano la cima e i suoi ghiacciai in tutta la sua meraviglia e maestosità. A distanza di un secolo esatto, nel 2019, alcuni ricercatori britannici dell'Università di Dundee hanno deciso di alzarsi in volo, sorvolare il monte e ricreare le stesse fotografie scattate da Mittelholzer.

Il motivo non è difficile da comprendere: avere una prova fotografica concreta degli effettivi cambiamenti subiti dai ghiacciai alpini. In particolare, Argentière, Mont Blanc Bossons e Mer de Glace. Analizzando a fondo le immagini di inizio '900, hanno stabilito con precisione dove fossero state scattate e, mettendole a confronto con quelle odierne, le differenze sono state subito evidenti.

Messe una a fianco dell'altra, le foto sono implacabili nel mostrare come sia cambiato il paesaggio della bellissima montagna europea. L'effetto che fa il confronto dei due scatti, stando alle parole degli scienziati, è stato «sia straziante che mozzafiato». E non possiamo dare torto a queste parole, visto che fanno vedere in modo evidente lo scioglimento dei ghiacciai alpini. Il Pianeta si riscalda, e questo è un dato di fatto che nessuno può confutare tacciandolo magari per eccesso di allarmismo.

Pixabay

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Nel corso del XX secolo, le Alpi hanno visto le loro temperature medie aumentare di circa 2 gradi centigradi. Non è un dato da poco, visto che ciò sta causando problemi un po' a tutte le preziose riserve di ghiaccio che compongono l'arco montuoso europeo. Nel complesso, i ghiacciai alpini hanno perso fino al 40% della loro superficie e metà del loro volume dal 1850, e ciò porta inevitabilmente a un surriscaldamento delle temperature, in quanto diminuiscono le loro capacità di riflettere i raggi del sole. 

Stagioni nevose più brevi e carenze idriche più frequenti si aggiungono a un quadro che sembra tendere al peggioramento. Provare ad arginare e porre un freno a questi fenomeni rappresenta dunque una sfida vitale, per cui la società odierna e tutte le istituzioni sono chiamate a combattere. Sebbene si tratti forse di propositi già difficilmente realizzabili, tentare è possibile: ne va del nostro stesso futuro.