Si credeva estinta, ma l'ape più grande del mondo è stata ritrovata viva a 38 anni dalla sua scomparsa
A volte ritornano, nei modi più inattesi e sorprendenti. Per fortuna, non capita raramente di riassumere così i ritrovamenti di specie animali che si credevano estinte da decenni.
Ai molti "casi" del genere che si sono verificati in passato, se ne è aggiunto un altro, che ha destato un enorme interesse in tutto il mondo. Un po' perché di questa specie animale di parla spesso, un po' perché la protagonista è un'ape davvero speciale: per l'esattezza, la più grande del mondo. Scopriamola più da vicino.
Clay Bolt - Global Wildlife Conservation
Era da circa 38 anni che non si vedeva in giro. Stiamo parlando della Megachile pluto, o ape gigante di Wallace, ossia quella che è ritenuta essere l'ape più grande esistente sul nostro Pianeta. Un insetto con caratteristiche uniche: la sua apertura alare, infatti, può raggiungere quasi 6,5 cm, mentre alcuni esemplari femmine possono arrivare a misurare oltre 4 cm di lunghezza. Praticamente come un pollice umano.
Per un'ape, si tratta di peculiarità davvero rare, ed è per questo che è da sempre al centro dell'attenzione di ricercatori ed entomologi. Fra loro, c'è ovviamente lo statunitense Alfred Russell Wallace, proprio colui che scoprì e diede il nome a questa enorme specie.
Simon Robson - Global Wildlife Conservation
Avvistare l'ape gigante è difficilissimo. L'insetto è infatti abituato a costruire i suoi nidi all'interno di termitai attivi. Nel gennaio 2019, tuttavia, un gruppo di ricercatori della Global Wildlife Conservation, è riuscito a individuare diversi luoghi in cui questo insetto si rifugiava e, non senza sforzo, a rintracciare un nido di quest'ape su un albero, a circa 2,5 metri di altezza da terra.
Clay Bolt - Global Wildlife Conservation
Così gli esperti, accompagnati dal fotografo Clay Bolt, hanno atteso pazientemente che un esemplare facesse capolino dal nido, riuscendo infine a immortalarla e ad ammirare da vicino questo affascinante impollinatore dal colore bruno.
In un ambiente in cui le api stanno inesorabilmente scomparendo, col rischio di causare gravi danni agli ecosistemi e alla vita umana, è di sicuro una buona notizia che, da qualche parte nel mondo, esistano ancora animali in grado di tornare visibili anche se si credevano persi per sempre.
Clay Bolt - Global Wildlife Conservation