Le piante sarebbero in grado di emettere ultrasuoni se si trovano sotto stress: lo afferma una ricerca

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di Lorenzo Mattia Nespoli

09 Dicembre 2019

Le piante sarebbero in grado di emettere ultrasuoni se si trovano sotto stress: lo afferma una ricerca

Che le piante siano esseri viventi a tutti gli effetti è cosa nota. Ma se vi dicessimo che, proprio come noi umani, riescono, in un modo del tutto loro e particolare, a esprimere le condizioni di disagio e stress in cui si trovano?

Forse stentereste a crederlo, ma in realtà è proprio così. E a rivelarlo è uno studio interessante condotto proprio su questo argomento, che potrebbe cambiare di molto la percezione che abbiamo su queste creature della natura.

via bioRxiv

Pixabay

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Guardando una pianta, ognuno di noi è portato a pensare che si tratti di esseri del tutto silenziosi, assolutamente incapaci di emettere qualunque suono o rumore da soli. Per noi, in quanto umani, in effetti è così, ma non lo è in linea generale, dato che le piante emettono ultrasuoni che le nostre orecchie non sono in grado di percepire.

La ricerca che lo ha scoperto si deve a un team di studiosi israeliani e, sebbene non sia stata sottoposta a revisione e sia stata presentata come un'anteprima in prestampa, gli autori hanno fatto sapere che si inserisce a corredo e completamento di un gran numero di studi che si sono focalizzati sull'evoluzione delle piante. La ricerca, infatti, ha ottime probabilità di rivelarsi confermata. 

Nel dettaglio, un gruppo di piante è stato sottoposto a condizioni di stress. Vale a dire che questi vegetali hanno subito variazioni di temperatura e luce, tali da mettere a rischio le loro stesse caratteristiche e i loro equilibri. Cambiamenti di colore, odore e forma sono le reazioni immediatamente visibili, che tutti conosciamo, a situazioni di questo tipo. 

Pxhere

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I ricercatori dell'Università di Tel Aviv, tuttavia, si sono spinti oltre, e hanno registrato, con speciali microfoni, eventuali ultrasuoni tra i 20 e i 150 kHz che alcune piante di pomodoro e tabacco, prive di acqua e con gli steli tagliati, potevano emettere. Parallelamente, hanno posto gli stessi microfoni su un gruppo di piante in condizioni normali, quindi non stressate.

A quel punto, la scoperta: le piante sottoposte a condizioni disagevoli emettevano decisamente più suoni rispetto alle altre. Non solo. I ricercatori hanno affermato anche che sono stati captati suoni diversi a seconda di ciò che stavano subendo - taglio del gambo o mancanza d'acqua -, dunque segnali che erano in grado di far capire lo stato della pianta, come una sorta di "richiesta d'aiuto". 

Pxfuel

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Questo incredibile fenomeno, secondo gli studiosi, potrebbe essere una conseguenza del processo interno alle piante noto come cavitazione, in base al quale, nello xilema, si formano ed esplodono delle bolle d'aria, che producono vibrazioni e, con ottime probabilità, questi ultrasuoni. Ovviamente, questi segnali possono essere captati da altri organismi viventi sensibili, come ad esempio topi e falene.

Insomma: una scoperta davvero fuori dal comune, che apre a nuove prospettive interessanti per far avvicinare l'uomo alla natura, imparando a interagire in modo migliore con le piante e dunque con l'ambiente che lo ospita.