Questa scultura iperrealista rappresenta in modo perfetto la solitudine in cui vivono molti anziani

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di Lorenzo Mattia Nespoli

12 Dicembre 2019

Questa scultura iperrealista rappresenta in modo perfetto la solitudine in cui vivono molti anziani

La vita di tutti noi è fatta di fasi che si aprono, si svolgono, si chiudono e lasciano spazio a quelle successive. Per molti, non è facile accettare l'ineluttabilità di questo percorso, che si conclude col periodo della vecchiaia, un momento in cui il nostro corpo e il nostro spirito accusano il peso del tempo. 

È proprio in questo momento che molte persone si trovano a dover fronteggiare da soli tutte le difficoltà che l'anzianità comporta. Magari perché ritenuti un peso dai familiari, o perché rimasti senza i parenti più stretti, possono finire a vivere in condizioni d'isolamento. Proprio quelle che simboleggia la scultura dell'artista messicano Rubén Orozco Loza.

via El Pais

Ahora podras verla en la Sala BBK ,Bilbao

Pubblicato da Hiperrealista - Ruben Orozco Loza su Lunedì 9 dicembre 2019

A prima vista, non è difficile scambiarla per un'anziana signora seduta da sola su una panchina. In effetti, è proprio questo che "L'ultima persona morta in solitudine" vuole rappresentare, in maniera semplice, diretta, iperrealista. Si tratta infatti di una scultura in tutto e per tutto simile a una persona in carne e ossa.

Per la precisione, Orozco si è ispirato a una 89enne di nome Mercedes, che vive sola ormai da tempo. Lo scopo di quest'opera, installata su una panchina nel centro della città spagnola di Bilbao, è proprio quello di smuovere le coscienze e sensibilizzare su una condizione che molte persone anziane sono costrette a vivere, loro malgrado, in maniera quasi "invisibile" al resto della società.

Ahora podras verla en la Sala BBK ,Bilbao

Pubblicato da Hiperrealista - Ruben Orozco Loza su Lunedì 9 dicembre 2019

Uno stato di isolamento che, inevitabilmente, conduce a depressione e tristezza, in una fase della vita che già di per sé non è semplice da affrontare. Ore e ore in casa da soli, senza familiari né amici, perduti col passare degli anni: è quasi, come ha ammesso la stessa Mercedes, come morire da vivi

rubenorozcoloza/Instagram

rubenorozcoloza/Instagram

L'opera di Orozco, allora, ci sembra un modo davvero efficace per stimolare molte persone a riflettere su questo argomento. Magari cominciando dalle loro stesse famiglie, si può arrivare a tenere un po' più in considerazione le persone di una certa età, allontanandosi dalla convinzione che si tratti solo di pesi di cui è opportuno liberarsi o stare alla larga.

BBK/YouTube

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