La voce di Freddie Mercury aveva caratteristiche fuori dal comune: la scienza conferma
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Quando si pensa alla musica rock e ai personaggi che hanno segnato questo genere musicale non può non venire in mente il nome di Freddie Mercury. Deceduto nel 1991, l'iconico, carismatico, eccentrico front-man dei Queen, con le sue performance spettacolari e canore, ha davvero segnato il corso di un intero genere musicale, divenendo un modello dal quale trarre ispirazione, un obiettivo da raggiungere per molti cantanti e aspiranti tali.
E non si tratta soltanto di gusti musicali. La sua voce è stata davvero qualcosa di incredibile: a spiegare perché e a dare certezze a chiunque ne sia convinto è stata la scienza.
via Science Daily
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Un gruppo di esperti svedesi, austriaci e cechi ha condotto un'analisi acustica approfondita sulla voce di Mercury, confrontando le sue doti canore con quelle del cantante professionista Daniel Zangger-Borch, l'unico al mondo in grado di equiparare alla perfezione le caratteristiche canore di Freddie. I risultati? Sbalorditivi, proprio come è spesso accaduto parlando di cose che riguardano questo celebre musicista.
Prima di tutto, sebbene si credesse che l'estensione vocale di Mercury portasse la sua voce ad avere caratteristiche simili - se non superiori - rispetto a una femminile da soprano, si è scoperto che in realtà il cantante dei Queen era un baritono, con frequenze medie attestate a circa 117,3 Hz. Dunque, un baritono molto, molto particolare.
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Oltre a questo però, ciò che ha reso veramente fuori dal comune la voce di Freddie è il vibrato. Questa tecnica canora, negli umani, solitamente è spesso registrata a 5,4 o 6,0 Hz. Le frequenze del vibrato di Mercury, invece, raggiungevano i 7,04 Hz, valore che ha reso celebre il suo stile, con le corde vocali che probabilmente si muovevano in modo sensibilmente più veloce rispetto alla media dei cantanti.
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Proprio il vibrato, assieme al fatto che, per raggiungere le estensioni che hanno caratterizzato la sua voce, usasse con ottime probabilità lo stile di canto subarmonico - in cui le corde ventricolari vibrano assieme a quelle vocali - ha reso Freddie Mercury un rocker sui generis.
Questa volta, dunque, le doti di Mercury sono state confermate da precise analisi scientifiche. Piaccia o non piaccia il suo stile, senza troppi dubbi il leader dei Queen è stato un cantante unico e difficilmente imitabile, probabilmente il più grande della storia del rock.