La barriera anti-plastica sul Tevere ha bloccato 460 chili di rifiuti prima che arrivassero nel mare
Prima una sperimentazione sul fiume Po, in seguito sul fiume Arno. Adesso, anche la barriera anti-plastica sulla foce del Tevere nel comune di Fiumicino sta iniziando a dare i suoi frutti positivi; inaugurata alle porte di Roma nel mese di ottobre 2019, questa barriera ha al momento raccolto circa 460 chilogrammi di rifiuti, di cui il 46% costituiti da plastica in ogni sua forma. Quindi, il progetto avallato anche dalla Regione Lazio, sta avendo un primissimo successo.
via Roma Today
Il sistema di barriere in polietilene è stato realizzato da Castalia Operation Srl ed è posizionato sul letto del Tevere, nei pressi della sua foce nel comune di Fiumicino; le due barriere sono lunghe rispettivamente 6 e 4 metri e le loro reti sono in grado di intercettare rifiuti e di convogliarli inn una zona di raccolta specifica. Una volta raccolti, questi rifiuti vengono consegnati alla Loas Italia, che per conto di Corepla (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo ed il Recupero degli Imballaggi in Plastica), è incaricata di avviare il processo del riciclo della plastica che è possibile riutilizzare.
L'obiettivo adesso è quello di utilizzare un tratto differente del fiume Tevere, magari più vicino alla città di Roma, o addirittura installare una seconda barriera anti-rifiuti sul fiume Aniene; anche questo fiume, nel suo tratto che sfocia nell'Urbe, trasporta moltissimi rifiuti plastici che poi tendono a sversarsi in mare.