Una nuova pelle vegetale ricavata dalle bucce e dai semi dell'uva arriva per rivoluzionare il mondo della moda

di Marta Mastrogiovanni

03 Gennaio 2020

Una nuova pelle vegetale ricavata dalle bucce e dai semi dell'uva arriva per rivoluzionare il mondo della moda

La pelle vegetale è una soluzione ecologica che viene presa in considerazione sempre più spesso, per sostituire i pellami di origine animale. Il cuoio vegetale può essere ricavato tramite la lavorazione di piante ed ha le stesse caratteristiche delle pelli animali; si tratta di materiale ricavato da ananas, funghi, banane...e ora persino dall'uva! Ad aggiungersi alla lista di queste pelli vegetali è proprio il biomateriale proposto da Vegea, una start-up italiana nata nel 2016 a Milano, che ha progettato un innovativo materiale tessile derivato dalla buccia e dai semi dell'uva.

via VEGEA

Vegea

Vegea

In un Paese che rappresenta il 18% della produzione mondiale di vino, l'azienda ha sperimentato la fabbricazione di un innovativo tessuto tecnico a base vegetale, che può essere riprodotto grazie ad uno speciale trattamento delle fibre e degli oli contenuti nella vinaccia, una materia prima totalmente naturale, costituita dalle bucce, dai semi e dai raspi dell'uva ricavati durante la produzione vinicola. Si tratta di un tessuto che ha origine dal vino, dunque, e assolutamente cruelty free.

 

Vegea

Vegea

Un'esperienza che ha dato i suoi frutti in quanto i risultati hanno dimostrato che, oltre ad essere un processo di lavorazione fattibile, la pelle è anche piuttosto resistente, tanto da poter essere impiegata nel mondo della moda, dell'arredamento o per i sedili delle nostre auto.

Per produrre la pelle d'uva, Vegea vorrebbe recuperare 7 miliardi di chili di vinaccia ogni anno, da una produzione di 26 miliardi di litri di vino ― ciò consentirebbe all'azienda di produrre circa 3 miliardi di metri quadrati di pelle! Insomma, molta uva per molta pelle! Questi tessuti Vegea sembrano proprio rispecchiare una filosofia green, in cui il materiale che si indossa o si utilizza deve essere sano e socialmente sostenibile dal punto di vista ambientale.