Il metodo Montessori applicato agli anziani: in Abruzzo c'è un centro che approccia la demenza in un modo nuovo
La maggior parte delle volte si sente parlare del Metodo Montessori in relazione all'educazione dei bambini, ma pochi sanno che gli stessi principi teorici e pratici si possono applicare anche agli anziani, specialmente a quelli che soffrono di demenza senile.
In Abruzzo c'è la Palestra della Mente, un centro dove tutto questo si concretizza, un luogo dove i pazienti e le famiglie possono ricevere un aiuto valido che va oltre l'assistenza puramente sanitaria.
Palestra della Mente Montessori/Facebook
È stato il dottor Cameron Cramp il primo ad aver convertito i metodi montessoriani agli anziani, chiaramente tenendo conto della loro limitata ailità cognitiva e delle loro altre esigenze.
Il progetto che unisce il metodo Montessori agli anziani è stato realizzato in Abruzzo, in un'area in cui il numero di anziani a rischio demenza o con diagnosi accertata è maggiore rispetto altrove. La Palestra della Mente, nell'area del Basso Sangro-Trigno, è un punto di riferimento per gli anziani e le loro famiglie in cui possono guardare da una prospettiva diversa la malattia.
Palestra della Mente Montessori/Facebook
Nel centro ci sono operatori sanitari e sociali esperti del metodo educativo ispirato a quello creato da Maria Montessori, che offrono un'assistenza a tutto tondo.
Nel centro viene data particolare centralità alle attività manuali che, è stato visto, sviluppano positivamente l'impegno dell'anziano nel raggiungimento di semplici obiettivi. Gli esercizi vengono illustrati al centro in modo da poter essere replicati anche a casa, in modo da rendere continuo l'apprendimento e l'esercizio manuale e mentale.
La Palestra Montessori è un modo diverso e innovativo di prendersi cura della persona affetta da demenza, che non ha bisogno esclusivamente di cure corporee o farmacologiche, ma ha anche bisogno di sentire rispettata e valorizzata il suo essere persona, essere umano dotato di dignità. "Un approccio basato sul prendersi cura della persona in modo relazionale, che sta portando ad ottimi risultati", ha affermato Pasquale Falasca, epidemiologo che fa parte dell'iniziativa.