Non tutti pensiamo allo stesso modo: alcuni usano il monologo interiore, altri visualizzano concetti

di Marta Mastrogiovanni

04 Febbraio 2020

Non tutti pensiamo allo stesso modo: alcuni usano il monologo interiore, altri visualizzano concetti

Il mondo è bello perché è vario ― giusto? D'altronde, che noia sarebbe se la pensassimo tutti allo stesso modo! Non solo noi esseri umani conserviamo tutti delle opinioni differenti, ma abbiamo anche un diverso modo di formularle nella nostra mente, quando le pensiamo. C'è chi ha una sorta di monologo interiore, una voce interna che formula e commenta i pensieri, e c'è chi non utilizza forme verbali per esprimere un pensiero nella propria testa. Non c'è un giusto o sbagliato, ma ciò che incuriosisce è che tanti pensavano di essere detentori di una modalità "giusta" e comune a tutto il resto del mondo. A causa di un banale post su Twitter, ora il mondo di internet è sconvolto nell'apprendere che non tutti pensiamo nello stesso modo.

via Psychology Today

Per molti, scoprire che c'è gente che pensa formulando delle frasi che riflettono le proprie azioni è semplicemente inconcepibile, una cosa da pazzi. Ma per chi, invece, non riesce a fare a meno di "parlare" a sé stesso è impensabile il contrario.

Se provate a chiedere alle persone che vi circondano, magari un confronto tra colleghi, amici o parenti, vi renderete ben presto conto che ognuno ha il suo modo di "costruire" il proprio pensiero. Ad esempio, c'è chi ammetterà di non aver mai provato questa cosa del monologo interiore: "Quindi, mi stai dicendo che tu nella tua testa pensi OK, adesso mi alzo, salgo le scale, apro la porta del bagno e poi sollevo la tavoletta"? C'è chi, infatti, preferisce pensare in termini astratti: "Se voglio un caffè, non è che penso Ok, sono un po' stanco e ho sete, potrei farmi un caffè. Piuttosto, penso all'idea di prendermi un caffè in maniera astratta, magari immagino di prendere il bollitore e cose simili".

Pexels

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La suddivisione tra queste due modalità di pensiero non sono poi sempre così nette: può capitare di sentire "la voce interiore" quando si tratta di affrontare dei compiti più impegnativi e meno, invece, quando si tratta di questioni più semplici, come ad esempio pensare di avere fame e mangiare un panino. Sempre su Twitter è stato condiviso un sondaggio (che non ha nessuna pretesa scientifica) aperto al pubblico, in cui si invitavano gli utenti a scegliere la modalità di pensiero più in uso. Il risultato del sondaggio mostra che il 58% dei partecipanti pensa formulando delle frasi, il 14% pensa per concetti/immagini e il 19% riesce ad utilizzare entrambe le modalità. Il restante 8% ancora sta cercando di capire di cosa parla l'articolo.

E voi, come pensate?