Negli Usa, il panico da Coronavirus ha portato molte persone a mettersi in coda per comprare armi e munizioni
Nel momento in cui la pandemia da Coronavirus si diffonde in tutto il mondo, in molte sono le persone che devono ripensare alle loro attività quotidiane. Per limitare la diffusione dei contagi, occorre mantenere le distanze dagli altri individui e rispettare qualche regola. Stare in coda, ad esempio, è divenuto frequente davanti alle farmacie o ai negozi di generi alimentari, per evitare il sovraffollamento all'interno.
Ci sono luoghi del mondo in cui, però, la fila non si fa per comprare i generi con cui alimentarsi o curarsi, ma per accumulare... armi e munizioni.
via The Guardian
Avete capito bene: la foto di un negozio di armi a Culver City, in California, davanti al quale domenica 15 marzo 2020 si è radunata una lunga coda di persone, ha fatto il giro del mondo, suscitando non poche polemiche. Che negli Stati Uniti ci sia una legislazione a dir poco permissiva su armi e difesa personale è cosa nota, ma è davvero sorprendente constatare come il panico generato dal Coronavirus susciti ed esasperi le ansie più profonde delle persone.
Se infatti non capite cosa c'entri accaparrarsi l'ultima pistola o l'ultima munizione nel momento in cui il mondo è interessato da una pandemia globale, non siete certo i soli. Evidentemente, però, le persone che si trovavano davanti a quel negozio non sono dello stesso avviso.
Per loro, l'avanzamento di una pandemia che ovunque sta generando vittime, sofferenze e sforzi dei medici coincide con la necessità di difendersi da eventuali e presunti "nemici". Non con una mascherina, mantenendo le distanze o lavandosi le mani, ma con le armi. Del resto, le scene di panico, di persone che speculano su beni utili a tutti o corrono a fare scorte di cibo quasi da periodi di guerra già la dicono lunga sul periodo che stiamo vivendo.
Così negli Usa i venditori di armi registrano forti incrementi delle vendite, sia nei negozi fisici che in quelli online. E il dato inquietante, come riferito da Newsweek, è che ad "armarsi" più degli altri sarebbero gli americani di origine asiatica. Complici episodi di discriminazione e razzismo, questi individui si vedono in qualche modo minacciati dal resto della popolazione. Quando ci si trova davanti a esternazioni come queste, viene solo da chiedersi se tante persone impareranno mai a gestire i problemi che le riguardano con maturità e senza lasciarsi trasportare dai loro istinti peggiori.