Coronavirus: gli animali si riversano nelle città deserte in cerca di cibo, mentre le persone sono chiuse in casa
L'assenza temporanea della specie umana dai soliti luoghi, durante questi giorni di quarantena forzata, ha permesso alla Natura di tornare ad essere padrona dei suoi spazi. In molti Paesi il Coronavirus sta mietendo le sue vittime, costringendo il resto dei cittadini a rimanere in casa. Sebbene sia consentito uscire per fare la spesa o per comprovati motivi lavorati, è sempre bene mantenere le distanze da chiunque si trovi per strada o nelle vostre vicinanze. In Paesi come Italia, Giappone e Tailandia, la maggior parte delle persone si è barricata in casa e ciò sta permettendo alla Natura di risvegliarsi: animali di diverse specie, infatti, stanno "invadendo" le aree urbane, non più spaventati dalla presenza umana.
In Giappone i cervi del Nara Park si sono riversati in strada in cerca di cibo. Durante le normali giornate "lavorative", i cervi costituiscono la principale attrazione del parco, solitamente sempre colmo di turisti, i quali comprano crackers appositamente venduti dal parco per poter dar da mangiare agli animali. In una situazione come quella che il mondo sta attualmente attraversando, i cervi non hanno potuto fare a meno che uscire allo scoperto.
In Italia, durante il terzo giorno di quarantena, sono stati avvistati dei cinghiali in libertà: mamma e figli a carico che cercavano cibo per la città, indisturbati dalla presenza umana questa volta.
In Italia non si sono fermati ai cinghiali ― in risposta alle foto di questi animali selvaggi che camminano in libertà per le strade di paesi e città, altri compaesani hanno pubblicato online le foto di cavalli e pecore fuori controllo.
Non dimentichiamoci della fauna marina: sempre durante questi giorni di quarantena, sempre in Italia, la Città di Venezia ha rivisto la comparsa di pesci e cigni per i suoi canali; anche in altre zone del Paese, delfini, anatre e altri animali ritornano a prendere possesso dei loro spazi.