Coronavirus, i cieli d'Europa si svuotano: quasi 27000 voli in meno rispetto al 2019
È senza dubbio una situazione senza precedenti, almeno in tempi moderni, quella che il Pianeta si trova a vivere dallo scoppio della pandemia di Covid-19. Dalla sanità al collasso all'economia, passando per tutte le sofferenze e le difficoltà che chiusure, blocchi e sacrosante misure di prevenzione stanno portando ovunque: non è eccessivo affermare che il mondo è quasi del tutto condizionato dal Coronavirus.
Uno dei primi settori che ha subito inevitabili ripercussioni è quello dei trasporti, e in particolare quelli fatti via aria. Il traffico aereo - lo sappiamo bene - è stato rintracciato come uno dei primi e maggiori pericoli per la diffusione del virus, ed è per questo che, un po' ovunque, ha subito modifiche e blocchi. Proprio in questo senso, un video creato da Eurocontrol spiega, meglio di mille parole, il drastico calo dei voli nei cieli d'Europa, paragonandoli allo stesso periodo del 2019.
31 marzo 2019 a sinistra e 29 marzo 2020 a destra: non occorre un grande sforzo per rendersi conto della situazione che stiamo vivendo a causa del Coronavirus, spiegata alla perfezione anche da queste immagini. La pandemia ha fermato quasi del tutto il traffico aereo. In Europa, al fine marzo 2020, si sono contati quasi 27000 voli in meno rispetto all'anno precedente: un vero e proprio record in negativo.
Frontiere chiuse, spostamenti vietati e inviti a restare a casa: è chiaro che, in questa situazione, prendere un aereo per spostarsi all'estero è tanto impossibile quanto impensabile. E nel mondo il calo non è da meno: secondo Flightradar 24, a marzo 2020 i cieli sono stati attraversati da una media di 145mila aerei al giorno, contro i 176mila del 2019, con un divario destinato ad aumentare.
Sia Eurocontrol, l'organizzazione intergovernativa che coordina il controllo del traffico aereo nel Vecchio continente, che Flightradar 24, hanno specificato che l'incredibile flessione degli aerei in cielo riguarda quasi esclusivamente i voli passeggeri. La circolazione di quelli cargo è rimasta pressoché invariata. Un dato che, se da un lato fa riflettere su quanto inquinamento l'uomo immette ogni giorno nell'aria, dall'altro, di sicuro, ha - e avrà in futuro - pesanti ricadute sull'economia.