Alcune dipendenti decidono di trascorrere l'isolamento nello zoo in cui lavorano, per non lasciare soli degli animali
L'epidemia di Coronavirus ha costretto tanti luoghi pubblici e tante attività, in varie parti del mondo, a chiudere momentaneamente le porte a turisti e cittadini, per limitare i rischi di contagi. Tra questi luoghi vi sono anche gli zoo, dove per tutto l'anno vivono stabilmente animali di ogni specie ― animali che non sono minimamente interessati a tutta la faccenda del Coronavirus o dalla situazione di panico generale che l'essere umano sta vivendo. Loro, d'altronde, hanno comunque bisogno di cure e di assistenza. Proprio per questo motivo, un gruppetto di dipendenti dello zoo, che si occupano di prendersi cura di tutti gli animali, si è offerto di trascorrere il periodo di quarantena all'interno del Paradise Park.
Paradise Park è un parco zoologico a conduzione familiare che ospita diversi animali: pappagalli, panda rossi, pinguini, fenicotteri...e ora anche Sarah-Jane, Izzy e Emily! Sono i nomi delle tre giovani che hanno scelto di trascorrere il loro periodo di quarantena lontano dalle proprie famiglie, per aiutare gli animali durante questo difficile periodo. Le ragazze possono utilizzare come base per dormire e mangiare una dimora di famiglia che si trova presso il parco.
Tanti mammiferi e più di 1.200 uccellini avevano bisogno di cure e cibo (e continuano ad averne!), così le ragazze non ci hanno pensato due volte ad offrirsi volontarie. Se escludiamo le giornate di Natale e qualche giorno di neve durante il periodo di dicembre, il Paradise Park non è mai stato chiuso per così tanti giorni; durante questi tempi così instabili è impossibile prevederne la prossima riapertura, ma di sicuro gli animali non possono permettersi di restare soli e abbandonati a loro stessi.
Anche se la primavera è un periodo florido per molte attività - persino al Paradise Park si registrava un flusso maggiore di visitatori in questi giorni - non dobbiamo abbatterci di fronte all'ignoto. Riusciremo ad uscire (speriamo indenni!) da questo incubo chiamato Coronavirus.