Un ragazzo di Bari ha ideato delle mascherine da stampare in 3D, riutilizzabili e con filtro intercambiabile
In Italia, come nel resto del mondo, la crisi sanitaria dovuta al Coronavirus sta pesantemente colpendo il Paese. In un clima di stress e tensione, molti prodotti sanitari per l'igiene e la prevenzione del virus stanno venendo a mancare; scarseggiano le mascherine, i camici e persino i respiratori polmonari, strumenti essenziali nella lotta contro il Covid-19. Ognuno nel Paese sta facendo quello che può per fronteggiare questa situazione, e qualcuno sta contribuendo attivamente alla causa: Lucio Martino, un ragazzo di Bari, ha ideato delle mascherine da stampare in 3D, che possono essere riutilizzate anche grazie al filtro intercambiabile.
Si tratta di mascherine che, sebbene non rappresentino un presidio medico chirurgico, fanno il loro dovere nel momento in cui abbiamo la necessità di proteggerci dalle pericolose goccioline di saliva, che veicolano il Coronavirus. Lucio, uno specializzando del dipartimento di Economia e Commercio di Bari, grazie all'aiuto della sua stampante 3D, è riuscito a progettare una mascherina fatta di plastica atossica, riutilizzabile poiché perfettamente lavabile con acqua e sapone, nonché con alcol. Il giovane ha contattato diverse aziende locali per ottenere il giusto aiuto nella produzione di questi utilissimi prodotti.
Il fatto che la mascherina possa essere igienizzata e riutilizzata, permette di limitare lo spreco di materiali che avviene con i prodotti usa e getta. I primi a farsi avanti per contribuire al progetto sono stati quelli del FabLab Poliba di Bari; inoltre, Lucio ha aperto una raccolta fondi su GoFund Me con l'obiettivo di raggiungere i 10mila euro che possano permettere la produzione delle mascherine. Per contribuire alla donazione, basta visitare la pagina specifica di GoFund Me.