"Il Coronavirus ci ricorda che non siamo proprietari del mondo": la lucida riflessione di Pepe Mujica

di Simone Fabriziani

07 Aprile 2020

"Il Coronavirus ci ricorda che non siamo proprietari del mondo": la lucida riflessione di Pepe Mujica

In momento come quello che stiamo vivendo in cui l'epidemia del Covid-19 si è trasformata molto velocemente in pandemia globale, abbiamo appreso a nostre spese che la vita di ognuno di noi è fragile, le poche certezze che pensavamo di avere sono sfumate in pochissime settimane. Noi tutti, in ogni parte del mondo, ci siamo ritrovati chiusi forzatamente in casa, attendendo che la curva del contagio si abbassi considerevolmente, mentre fuori la Natura prospera indifferente ai dolori dell'Uomo.

via Annedotica Magazine

Flickr

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L'ex presidente dell'Urugay, Josè "Pepe" Mujica, de sempre molto attento ai tempi dell'ambientalismo e della preservazione della Natura e del nostro habitat naturale, si è sbottonato e si è aperto ad una belle riflessione su questi tempi di pandemia, dove il diffondersi del Coronavirus sembra ricordarci che il mondo in cui viviamo, il Pianeta che ci ospita, in realtà non ci appartiene come pensiamo" Ma non ci lasciamo ingannare… non è un problema ecologico, bensì politico. L’essere umano non ha mai avuto così tante risorse, capacità e capitali per fermare questi fenomeni di distruzione del pianeta. Stiamo andando verso un “olocausto ecologico” e stanno preparando una padella gigantesca per friggerci."

Pixnio

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Il grande cambiamento che potremmo attuare in questo periodo di grande solitudine (forzata) e di riflessioni personali, è dentro di noi per provare a trovare un po di felicità interiore. Come dice infatti Mujica, " La peggiore solitudine è quella che abbiamo dentro; è tempo di meditare. Parla con te stesso e cerca di immaginare una finestra sul cielo. A ognuno di voi che vi sentite tristi e sconfortati da questi momenti, dico: finché avrete una ragione per vivere e combattere, non avrete tempo per la tristezza."

Parole sagge che si lasciamo veramente molto, molto tempo per riflettere sul serio su noi stessi e sul Pianeta che ci circonda. Parole che dovremmo custodire per sempre con noi, e farne tesoro, sopratutto in tempi fragili come questi.