Orsi polari: il loro mondo continua a sciogliersi ed aumentano i casi di cannibalismo
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Gli studi che continuano a fotografare la situazione degli orsi polari e in generale dell'Artico non sono per niente confortanti. Secondo i ricercatori, entro il 2050 potremmo perdere il 30% della popolazione di orsi, a causa della pressione continua dei ben noti cambiamenti climatici.
Questi ultimi hanno effetti evidenti sulle abitudini alimentari e sugli spostamenti degli animali, come hanno rilevato diverse ricerche che mettono a confronto gli orsi odierni con quelli di alcuni decenni fa.
via theguardian.com
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Come ricorda il WWF, l'impatto più grande è dovuto alla fusione dei ghiacci per effetto del cambiamento climatico; gli orsi polari sono ottimi nuotatori, ma hanno bisogno di grandi aree ghiacciate per poter cacciare: ne è la prova il loro manto bianco, che si è evoluto appositamente per favorire la mimetizzazione.
L'organizzazione Polar bear international, osservando i censimenti delle popolazioni della baia di Hudson in Canada, ha già notato una riduzione del 30% tra il 1987 e il 2017, a cui potrebbe aggiungersi un ulteriore crollo nei prossimi decenni, se non agiamo in tempo.
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Come riportato in uno studio su Ecological Applications, i ricercatori dell'università di Washington sono riusciti a mettere a confronto le immagini satellitari degli orsi polari che abitano la Biffin Bay (un enorme territorio ta Canada e Groenlandia) con le immagini dei loro simili degli anni '90. Il paragone non lascia ben sperare: si registra in generale una riduzione di massa corporea dovuta alla fame e le cucciolate sono meno frequenti e numerose.
Il loro dimagrimento dipende direttamente dallo scioglimento dei ghiacci: gli orsi odierni trascorrono in media un mese in più sulla terraferma in attesa che si riformino i ghiacci che permettono la caccia alle foche, e in questo lasso di tempo (e digiuno) consumano le riserve di grasso.
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Riguardo alle cucciolate, non è sono solo la fame a decimarle: pare infatti che siano aumentati gli episodi di cannibalismo, come riporta Ilya Mordvintsev, ricercatore dell'Istituto Severtsov di Ecologia ed evoluzione. Il fenomeno non è inusuale tra questi predatori, e si verifica spesso quando un maschio affamato incontra una femmina con i cuccioli. È facile supporre che con un numero sempre più alto di orsi affamati in giro e territori sempre più ristretti, stia diventando sempre più difficile per i cuccioli superare i primi anni di vita, con un impatto enorme sulla tenuta della popolazione.
Study: https://esajournals.onlinelibrary.wiley.com/doi/full/10.1002/eap.2071
https://www.ecowatch.com/polar-bears-cannibalism-2645309286.html
https://www.cbc.ca/news/canada/north/polar-bear-global-study-decline-1.3885974