I cani potrebbero "annusare" e identificare i pazienti affetti da Covid-19: al via il progetto sperimentale
Da quando l'emergenza Coronavirus ha avuto inizio, in tutto il mondo la scienza si interroga su come intervenire nei contesti più disparati: dalla prevenzione alle cure, passando ovviamente per una vaccinazione. Rilevare tempestivamente i contagi nelle persone, analizzando eventuali caratteristiche peculiari di chi ha contratto il virus, è uno dei passaggi-chiave per combattere la patologia.
I test, purtroppo, non sono sempre disponibili nell'immediato ed è capitato che ci si rendesse conto di un focolaio di contagi quando ormai a essere malati erano già troppi individui. Per ovviare a questo problema, un progetto sperimentale sta cercando di capire se i cani possono essere in grado di rilevare in modo affidabile un paziente affetto da Covid-19, distinguendolo da uno non malato.
via London School of Hygiene and Tropical Medicine
London School of Hygiene and Tropical Medicine
Può sembrare bizzarro ma in realtà, con il loro olfatto super-sviluppato, i nostri amici a quattro zampe sono in grado di percepire cose che, a noi umani, rimarrebbero oscure. Gli scienziati della London School of Hygiene and Tropical Medicine, dell'Università di Durham e l'organizzazione Medical Detection Dogs si sono chiesti se ciò non fosse valido anche per il Coronavirus.
Il progetto sperimentale intrapreso, di cui l'istituto inglese ha dato notizia a fine marzo 2020, prevede proprio che i cani siano sottoposti a test olfattivi su mascherine indossate da pazienti con Covid-19, per scoprire se queste persone abbiano o meno un odore che, al naso degli animali, le contraddistingue.
Medical Detection Dogs/Facebook
«Sappiamo che alcune malattie respiratorie sono in grado di mutare il nostro odore del corpo quando presenti, anche se è presto per stabilire se lo faccia anche il Coronavirus. Potrebbe esserci una possibilità e, in questo caso, scopriremo se i cani sono in grado di rilevarlo», ha detto James Logan, capo del Dipartimento di controllo delle malattie della struttura medica britannica.
Un eventuale tentativo andato a buon fine, dunque, potrebbe portare grandi benefici nella lotta a questo terribile nemico che il mondo è chiamato ad affrontare. I cani, infatti, potrebbero essere potenzialmente in grado di annusare centinaia di mascherine in tempi molto rapidi, favorendo un'altrettanto rapida identificazione e il successivo isolamento.
La sperimentazione sarà piuttosto lunga e gli stessi scienziati che la stanno portando avanti non si sono detti sicuri di eventuali riscontri positivi: nonostante questo, si tratta di sicuro di una buona prospettiva con cui, se confermata, i migliori amici dell'uomo potrebbero darci un aiuto prezioso.