Il 2020 non si placa: in Siberia gli incendi sono già divampati e sono molto più estesi rispetto al 2019
Incendi dieci volte più estesi rispetto allo stesso periodo del 2019. Questo è il dato estremamente allarmante che arriva dalla Siberia, in un momento in cui l'attenzione del mondo intero è - ovviamente - focalizzata sulla pandemia di Coronavirus.
Le zone boschive di Artico e Siberia che bruciano non sono certo una novità. In molti ricorderanno i devastanti incendi che, nei mesi estivi del 2019, hanno devastato e raso al suolo milioni di ettari di foreste, causando squilibri pericolosissimi a livello ambientale e climatico. A distanza di quasi un anno, agenzie e media locali e internazionali riferiscono che la situazione potrebbe rivelarsi anche peggiore.
Al 27 aprile 2020, la quantità di terra in fiamme era già dieci volte superiore rispetto allo stesso periodo del 2019. Il dato fa riferimento alla regione di Krasnoyarsk ed è stato reso noto dal Siberian Times. La criticità della situazione è stata sottolineata anche dalle autorità russe, mentre anche in altre regioni la vastità dei roghi ha superato di molto quella dell'anno precedente.
Le zone che bruciano sono già visibili dallo spazio, e la Nasa, a questo proposito, è intervenuta analizzando quanto sta accadendo. I forti venti che, dalla fine di aprile, hanno soffiato nelle varie regioni siberiane coinvolte, hanno contribuito a far avanzare rapidamente i roghi appiccati, ancora una volta, dall'uomo, per eliminare l'erba secca. Ben presto, i focolai sono andati fuori controllo, con conseguenze che potrebbero essere devastanti.
Oltre al patrimonio naturale, vanno in fumo anche abitazioni e strutture umane, con evidenti rischi per l'incolumità degli abitanti, già provati - come nel resto del mondo - dalla pandemia di Coronavirus. In questo contesto, per molte persone risulta estremamente difficile rimanere in casa e isolarsi, specie se villaggi e cittadine sono minacciati da vicino dalle fiamme.
Mentre le temperature registrate già risultano ben oltre i valori normali del periodo, anche il 2020 comincia a prefigurarsi come un anno molto difficile sul tema incendi. Ciò che sconcerta e lascia più rammarico è che, nonostante tutto, diverse persone continuino a credere di poter disporre della natura a proprio piacimento, senza le terribili conseguenze che poi, puntualmente, arrivano in tutta la loro devastazione. Non rimane che augurarsi che qualcuno se ne renda conto, prima che sia davvero troppo tardi.