A Nardò multa fino a 450 euro a chi getta in strada guanti e mascherine: guerra all'inciviltà per proteggere l'ambiente
La lotta al Covid-19 non prevede soltanto un impegno costante nel rispettare le giuste misure restrittive imposte dal governo, ma anche una lotta concreta all'inciviltà. Aumenta, infatti, il numero di mascherine e guanti gettati sui marciapiedi: sempre più persone si disfano di questi dispositivi di protezione, una volta usati, gettandoli in terra. Ciò che queste persone non riescono a comprendere è che le loro azioni non sono soltanto uno sfregio al decoro urbano, ma sono anche pericolose per l'ambiente e costituiscono una potenziale fonte di contagio. A Nardò, in Puglia, il sindaco Pippi Mellone ha preso subito un provvedimento per arginare questo deprecabile comportamento: fino a 450 euro di multa per chi abbandona in strada guanti e mascherine usate.
via Repubblica
La sanzione pecuniaria proposta nell'ordinanza firmata dal sindaco di Nardò va dai 75 ai 450 euro, per tutti coloro che verranno colti nell'atto di gettare in terra guanti e mascherine protettive usate. Un provvedimento necessario per arginare l'inciviltà di coloro che, evidentemente, non riescono a comprendere il grave danno che continuano a infliggere al Pianeta e a chi vive intorno a loro. Per Pippi Mellone, sindaco di Nardò, scatta la tolleranza zero contro questi "sporcaccione", come li ha definiti; il Comune, da parte sua, assicura che installerà per la città molti più cestini per l'indifferenziata, dove per legge andrebbero smaltiti i dispositivi di protezione che tanto usiamo per proteggerci dal Covid-19.
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Come ricorda il provvedimento, lo smaltimento di guanti e mascherine deve avvenire secondo quanto disposto dall'Istituto Superiore della Sanità: occorre gettare i dispositivi di sicurezza usati nell'indifferenziata, preferibilmente richiudendoli in altri sacchetti di plastica ben chiusi. Oltre ad essere una possibile fonte di contagio per gli altri, questi dispositivi impiegano decine di anni prima di scomparire dall'ambiente e il nostro Pianeta, già abbastanza sofferente, non può permettersi un ulteriore rischio.
Quello del sindaco di Nardò è stato, dunque, un provvedimento necessario per arginare l'inciviltà di chi ancora non ha ben compreso la gravità delle sue azioni.