Il Sud Sudan pianterà 100 milioni di alberi in 5 anni per combattere la deforestazione: siglato l'accordo con la FAO
Quello della deforestazione è uno dei problemi ambientali più grandi con cui il nostro Pianeta deve fare i conti. In alcune zone del mondo, i ritmi con cui perdiamo la vegetazione hanno raggiunto livelli davvero preoccupanti, che spesso - purtroppo con scarsi risultati - si cerca di controllare.
La perdita delle aree verdi è un rischio, e dobbiamo esserne perfettamente consapevoli: deforestando, si favoriscono desertificazione, inquinamento e surriscaldamento del clima, senza contare che si espongono i terreni a rischi di incendio molto più elevati del normale. Si tratta di premesse necessarie per raccontare ciò che il Sud Sudan ha intenzione di fare per combattere questo devastante fenomeno. L'accordo siglato con la FAO (la Food Agriculture Organization delle Nazioni Unite) ci sembra un ottimo modo per dare respiro agli ambienti che ci ospitano.
via News Ghana
100 milioni di alberi da piantare in 5 anni: questo, in sintesi, il piano condiviso da Sud Sudan e FAO per riforestare il territorio nazionale. Lo ha annunciato Joseph Africano Bartel, Sottosegretario al Ministero dell'ambiente dello Stato africano centro-orientale, dichiarando che le perdite di piante e alberi nel suo Paese stanno raggiungendo livelli preoccupanti. Il commercio illegale di carbone e legname, in questo senso, sta peggiorando la situazione, contribuendo alla deforestazione.
Piantare un elevato numero di alberi in un periodo ristretto di tempo, dunque, sembra uno dei piani più efficaci per contrastare tutto questo. L'appoggio delle Nazioni Unite sarà fondamentale, perché consentirà al Sud Sudan di poter contare su soluzioni innovative, pratiche e all'avanguardia per mettere in atto la riforestazione.
Del resto, in questo Paese africano, la foresta svolge un ruolo importantissimo per soddisfare i bisogni primari dei cittadini: perderla significherebbe mettere a rischio economia, crescita e sopravvivenza. Ci auguriamo, ovviamente, che ciò non accada, e che opere come questa possano contribuire a rimettere in salute, passo dopo passo, un ambiente già troppo provato dalle attività distruttive dell'uomo.