Otto elefanti sono stati uccisi in Etiopia in sole 24 ore: un triste record per l'Africa orientale
Nonostante la pandemia globale abbia distolto l'attenzione della maggior parte del mondo, in Africa orientale gli animali selvatici sono continuamente in pericolo, sopratutto gli elefanti vittime e obiettivi privilegiati dei bracconieri in cerca del prezioso avorio ricavato dalle loro zanne. E il 4 giugno 2020 è stato raggiunto un nuovo record in negativo: in Etiopia sono stati uccisi 8 elefanti in un giorno per raccogliere l'avorio e venderlo ai mercati neri, sopratutto asiatici.
via The Guardian
Alcuni di questi elefanti erano usciti dal Parco Nazionale Mago nel Sud dell'Etiopia; questi pachidermi erano fuori dal parco in cerca di acqua e, come ha riferito il responsabile Ganabul Bulmi, sono stati immediatamente individuati da alcuni bracconieri che non ci hanno pensato due volte per uccidere i pachidermi che erano "a tiro".
I responsabili del Parco Nazionale Mago dell'Etiopia hanno immediatamente rinvenuto le prime cinque vittime, mentre solo successivamente sono state ritrovate altre tre carcasse; in tutto sono stati uccisi 8 elefanti, un record negativo per l'Africa orientale in sole 24 ore.
Un crimine perpetrato da bracconieri armati ed organizzati che non vogliono collaborare con la giustizia, per questo anche di difficile segnalazione; una situazione drammatica per questa specie animale protetta che nel solo Paese dell'Africa orientale è passato da 10.000 esemplari di elefanti all'inizio degli anni '70, a circa 2.500 negli ultimi anni del Nuovo Millennio.
Il bracconaggio internazionale organizzato sta mettendo a serio rischio la sopravvivenza di questi pachidermi nel continente africano, ed ora gli elefanti sono classificati come Vulnerabili nella Lista Rossa dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura.