Giappone: realizzata una mascherina in fibre di rame che promette di neutralizzare il Covid-19 in 4 ore

di Marta Mastrogiovanni

07 Giugno 2020

Giappone: realizzata una mascherina in fibre di rame che promette di neutralizzare il Covid-19 in 4 ore

Sappiamo tutti che nel mondo è in corso un'epidemia di Coronavirus che tutti i Paesi, chi più e chi meno, hanno dovuto affrontare con le giuste misure di sicurezza. Per molto tempo ci siamo chiesti se il Covid-19 potesse resistere sulle superfici per molto tempo: alcuni studi hanno dimostrato che indubbiamente il virus possa resistere per almeno 2-3 giorni sulle superfici di plastica e acciaio, ma solo 4 ore su quelle in rame. In poche parole, il rame sarebbe in grado di "uccidere" il virus in relativamente poco tempo. L'Università di Gunma, in Giappone, ha messo a punto una mascherina con fibre di rame, che renderebbe più efficace la protezione contro il virus.

via Facebook / Japan - The Government of Japan

Facebook / Japan - The Government of Japan

Facebook / Japan - The Government of Japan

Sulla pagina ufficiale Facebook del governo giapponese possiamo leggere la notizia: "Migliorando le note proprietà antimicrobiche del rame mediante un fotocatalizzatore, la Gunma University, in collaborazione con un'azienda tessile, la Meisel, ha sviluppato un foglio in fibra di rame che può essere impiegato nella realizzazione di mascherine e altri oggetti quotidiani".

Facebook / Japan - The Government of Japan

Facebook / Japan - The Government of Japan

Oltre alle mascherine, dunque, anche i guanti possono essere realizzati con questo materiale anti-Covid. Trattandosi di un passo in avanti piuttosto importante nella prevenzione e nel contenimento di un virus che, di fatto, continua a mietere vittime e a infettare ancora moltissime persone, la Gunma University spera di commercializzare questa scoperta il prima possibile. 

Facebook / Japan - The Government of Japan

Facebook / Japan - The Government of Japan

Restiamo in attesa di sviluppi, per quella che potrebbe essere una scoperta molto importante, specialmente per medici e infermieri che ogni giorno combattono in prima linea questa terribile infezione e ne sono più esposti.