I ricercatori scoprono un combustibile liquido che può conservare l'energia solare fino a 18 anni

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di Lorenzo Mattia Nespoli

08 Luglio 2020

I ricercatori scoprono un combustibile liquido che può conservare l'energia solare fino a 18 anni

Lo sfruttamento eccessivo delle risorse non rinnovabili del nostro Pianeta è uno dei maggiori problemi con cui l'uomo deve - e dovrà - fare i conti nel presente e nel futuro. Entrare in un'ottica in cui gli esseri umani non attingano più da ciò che sulla Terra non si può replicare è molto più che una sfida per garantire gli equilibri ambientali: si tratta di una vera necessità. Le conseguenze dell'utilizzo massiccio e dannoso, del resto, sono sotto gli occhi di tutti, ed è per questo che sviluppare modi sempre nuovi ed efficienti con cui garantirsi energia in modo sostenibile è una delle missioni più sentite della scienza.

In questo senso, l'energia solare gioca un ruolo importantissimo. Riuscire a immagazzinare e sfruttare al meglio l'incredibile potenza della stella che ci illumina è basilare, e il particolare traguardo scientifico di cui stiamo per parlarvi potrebbe rappresentare una svolta incoraggiante.

via Royal Society of Chemistry

Piqsels

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Andare oltre i tradizionali combustibili fossili e aprirsi a un utilizzo massiccio del solare: con questo intento, i ricercatori hanno sviluppato un particolare combustibile liquido che sarebbe in grado di immagazzinare l'energia del sole fino a ben 18 anni. Una scoperta che aprirebbe prospettive del tutto nuove e incoraggianti, e che è basata su complessi sistemi di accumulo detti fotoswitch molecolari. 

In particolare, secondo quanto riferito dagli ingegneri del Massachusetts Institute of Technology (MIT), è stato messo a punto un particolare combustibile solare termico, ossia un liquido in grado di raccogliere l'energia del sole e restituirla sotto forma di calore. «È come una batteria ricaricabile - ha speigato Jeffrey Grossman - solo che al posto dell'elettricità ci si inserisce la luce solare (...) Il calore viene rilasciato su richiesta, e questa energia termica potrebbe trovare molte applicazioni»

Uno dei maggiori limiti del solare, finora, è proprio quello di non poter conservare a lungo termine l'energia. Con questo fluido, che può arrivare a trattenerla fino a un massimo di 18 anni, il problema potrebbe essere risolto.

Royal Society of Chemistry

Royal Society of Chemistry

Va da sé che una sostanza simile potrebbe essere lo spunto per una vera e propria rivoluzione, considerato che quella solare è una delle fonti di energia più promettenti a livello futuro e mondiale per superare l'eccessivo sfruttamento delle risorse tradizionali e dunque limitare l'impatto dell'uomo sulla natura e sul clima. 

Le ricerche sul combustibile in questione, da quando i ricercatori svedesi della Chalmers University of Technology lo hanno scoperto, sono diventati in pochi anni realtà concrete. Stando a quanto ha riferito Kasper Moth-Poulsen, in tutto il mondo esistono circa 15 team che lavorano a questo scopo, per migliorare, mettere a punto e rendere fruibile a tutti la tecnologia. Non resta che augurarsi che sia proprio così, e che presto l'uomo possa trarre il suo sostentamento in modo davvero pulito, sostenibile e intelligente.