Quest'uomo clona gli alberi più alti della Terra e li ripianta in luoghi più adatti alla loro sopravvivenza
La sequoia di California (Sequoia sempervirens) è un albero di gigantesche dimensioni che un tempo era molto diffuso lungo la fascia costiera occidentale degli Stati Uniti. Questi spettacolari esseri viventi hanno il primato di essere la specie vegetale più alta del mondo (superano i 100 metri di altezza) e una delle più longeve (possono vivere anche più di 2.000 anni).
Purtroppo con l'arrivo degli uomini e della caccia all'oro, queste foreste millenarie sono state decimate dalla deforestazione per produrre legname, a cui si è aggiunta successivamente l'azione del cambiamento climatico: le sequoie di California vivono bene in climi temperati e sufficientemente umidi, quindi la siccità e il riscaldamento della loro regione sta dando il colpo di grazia alla loro popolazione. Oggi si stima ve ne siano rimaste il 4% di quante ve ne fossero prima del 19esimo secolo.
Se si trattasse di animali, potrebbero spostarsi in zone più fresche ed adatte alla loro vita, ma essendo alberi la cosa non è così fattibile. Almeno non lo è stata fino all'arrivo di David Milarch, un arboricoltore del Michigan che, in seguito ad un'esperienza traumatica, ha deciso di lasciare un'impronta virtuosa sul pianeta.
Nel 1991 Milarch andò in ospedale per un grave problema ai reni, il suo corpo sembrò cedere ma fu "resuscitato" in extremis: un'esperienza che lo segnò nel profondo e lo spinse a dedicarsi ad una causa nobile. Conoscendo bene le necessità di questi giganti, Milarch ha lanciato un progetto per riportarli al loro antico splendore, proprio come lui era tornato in vita dopo essere stato ad un passo dalla fine.
Lo scopo principale di Milarch è ricreare le foreste in luoghi più adatti alla loro crescita preservando contemporaneamente il codice genetico di queste creature millenarie e resistenti. Pr farlo, si serve di tecniche di propagazione estremamente avanzate, che utilizzano la clonazione per creare decine di alberi identici partendo da una piccola porzione di tessuto. In questo modo i patrimoni genetici delle piante più grandi e forti vengono utilizzati per ricreare una popolazione di alberi più a nord, dove le nebbie sono più frequenti e il clima più fresco.
Il progetto di Milarch, che si chiama Archangel Ancient Tree Archive, conta oggi molti sostenitori in tutto il mondo, e si sta espandendo per riproporre lo stesso processo di riforestazione in altri Paesi. Secondo il suo fondatore, anche se non possiamo cancellare i danni che abbiamo fatto, possiamo servirci degli alberi per porvi rimedio. Nonostante le tecnologie sviluppate allo scopo, piantare gli alberi risulta infatti uno dei modi più efficaci per intrappolare e ridurre la quantità di Co2 nell'atmosfera, e dovrebbe essere un'attività costante in ogni Paese.
Sulla sua missione è stato girato anche l'interessante mini-documentario "Moving the Giants" che potete trovare in questo link.