Un uomo abbandona il suo lavoro per aprire un rifugio e prendersi cura degli animali randagi dell'isola di Creta

di Simone Fabriziani

22 Luglio 2020

Un uomo abbandona il suo lavoro per aprire un rifugio e prendersi cura degli animali randagi dell'isola di Creta

Di notte dj in discoteca, di giorno paladino degli animali abbandonati. Si chiama Theoklitos Proestakis, conosciuto come Takis, vive a Creta e ha deciso di prendersi cura dei cani malconci e randagi che ogni notte vedeva vagare senza meta tra bidoni di plastica, pneumatici abbandonati e tanta spazzatura. Il cuore di Takis non regge di fronte alla vista di questi poveri animali, e decide di donare loro cure ed un rifugio sicuro per riprendere le forze.

via Daily Mail

The best natural blanket ! Good morning! Καλημέρα!

Pubblicato da Takis Shelter non profit organisation su Sabato 30 marzo 2019

Per fare questo, Takis ha deciso di abbandonare il suo lavoro da dj, riabilitare tutti questi cani randagi e lasciarli vivere in un terreno di sua proprietà dove curare ed ospitare quest animali in difficoltà. Da 50 animali randagi, Takis ha visto crescere il suo rifugio con oltre 180 amici a quattro zampe, visto che adesso gli ex-proprietari, anziché abbandonarli nella discarica, li lasciano direttamente davanti il cancello del suo rifugio

Le spese veterinarie però iniziano ad essere esose, Takis vende addirittura i suoi beni maggiori e la sua automobile per non rischiare di chiudere il rifugio, fino a quando una giornalista del Daily Mail non pubblica un articolo sulla sua iniziativa lodevole, regalandogli visibilità. E così, per Takis arrivano le prime donazioni da tutta Europa.

Adesso, il rifugio di Takis ha un sito ufficiale dove poter continuare a donare, una nutrita pagina Facebook con più di 280.000 follower!

Un successo tutto meritato per un uomo coraggioso, che non ha avuto timore di spogliarsi dei suoi beni, di abbandonare il suo lavoro per prendersi cura di chi ne aveva più bisogno, anche se aveva quattro zampe ed era stato abbandonato.

Bravissimo, Takis!