Una startup giapponese ha inventato una mascherina che amplifica la voce di chi la indossa
Indossare la mascherina nei luoghi pubblici o quando non è possibile mantenere le distanze di sicurezza ha già limitato la diffusione del Coronavirus. Tuttavia non possiamo negare le difficoltà nella comunicazione quando la si indossa. In alcuni casi, ad esempio quando si deve parlare ad uno sportello pubblico, o durante le conferenze, è molto difficile riuscire a capire e farsi capire. A risolvere questa difficoltà ci ha pensato una startup giapponese che propone una mascherina in grado di amplificare la voce.
La Donut Robotics, una startup con sede in Giappone, ha prontamente risposto alla necessità di risolvere una problematica non indifferente che si presenta ogni qual volta c'è bisogno di farsi capire e capire l'interlocutore nonostante la mascherina sulla bocca.
La startup ha progetto la C-mask, una mascherina capace di amplificare la voce di chi la indossa in modo da rendere più comprensibile ciò che dice a chi lo ascolta. Non solo, la C-mask è in grado anche di tradurre il discorso in diverse lingue: al momento può tradurre il giapponese in cinese, coreano, vietnamita, indonesiano, inglese, spagnolo e francese.
La mascherina funziona connettendosi al Bluetooth di uno smartphone e faciliterà le conversazioni a chi lavora nel pubblico o a chi deve parlare davanti ad un pubblico.
Per finanziare la produzione delle mascherine, la startup ha optato per una raccolta fondi: stando alla cifra raccolta, pare proprio che fosse un problema molto diffuso quello di non riuscire a farsi capire con la mascherina indosso. L'azienda ha infatti raccolto circa 265.000 dollari in soli 37 minuti!
La mascherina al momento rimane un prototipo, ma l'azienda afferma di renderle disponibili già nell'autunno 2020 e di venderle nel Regno Unito e negli Stati Uniti nel 2021.
E a voi farebbe comodo una mascherina così?