Tanya e Tarzan, i leoni da circo liberati dopo 8 anni di prigionia: non avevano mai corso su un prato
Quello degli animali impiegati negli spettacoli circensi è un problema davvero grave, collegato a terribili maltrattamenti e sofferenze che creature nate con un'indole selvatica e libera devono subire per tutta la loro vita, o per gran parte di essa. Non è assolutamente giusto, infatti, che per il divertimento dell'uomo - che si limita a qualche ora trascorsa a guardare uno spettacolo - tanti animali vengano tenuti in gabbia per anni e anni.
Anche i due leoni Tanya e Tarzan erano fra queste sfortunate creature. A chiunque, rivolgendo il pensiero a un animale come il leone, vengono subito in mente ampi spazi e "scene" colme di libertà. Per questi due esemplari, invece, la vita era stata soltanto spazi angusti ed esibizioni per il pubblico pagante. Finché un'organizzazione li ha salvati e gli ha fatto conoscere la vera natura per la prima volta.
via The Dodo/Youtube
Per 8 lunghissimi anni, Tanya e Tarzan sono stati in gabbia, senza mai sapere cosa significasse essere liberi e poter correre su un prato, in mezzo alla natura. Nati in cattività in Guatemala, sono poi cresciuti tra maltrattamenti e privazioni da parte dei proprietari dei circhi, con la sola consolazione di darsi sostegno a vicenda.
La loro vita sembrava essere destinata a trascorrere in questo modo, finché l'organizzazione Animal Defenders International non è venuta a conoscenza della loro storia e ha deciso che avrebbe fatto di tutto per salvarli.
Insieme a loro, sono state sottratte al circo anche 9 tigri, le cui vite sono cambiate per sempre. Quando gli animali selvatici sono stati trasferiti in un santuario provvisorio, specificamente dedicato alla loro accoglienza, per la prima volta hanno sentito dell'erba vera sotto le zampe.
Tarzan, sulle prime, ha esitato un po', non avendo mai provato a camminare su quella superficie; Tanya invece ha subito cominciato a correre. Sono bastate poche ore perché i due inseparabili leoni si abituassero alla loro nuova condizione libera e spaziosa. La felicità che provavano era evidente. Dopo tutte le cure e gli accertamenti di rito, presto è arrivato il momento di trasferire la coppia in una riserva del Sudafrica, ossia nel loro habitat naturale.
Anche in questo caso, dopo un primo momento d'incertezza, i leoni si sono abituati alla grande, non potendo credere alla loro fortuna: grazie ai funzionari dell'organizzazione sono letteralmente rinati, in una "seconda vita" che meritavano più di ogni altra cosa, e che ogni animale costretto in gabbie da circo merita.
Vederli correre, saltare e giocare, finalmente liberi, è a dir poco emozionante.