Come è nata quella che molti conoscono come "la fotografia più intelligente della Storia"
Quella che a molti è nota come "la fotografia più intelligente della Storia" è uno scatto che ritrae uno (forse il più conosciuto) tra i congressi Solvay, che si svolgono con cadenza triennale a Bruxelles. Voluti da Ernest Solvay, creatore del famoso processo di sintesi del carbonato di sodio e grande mecenate scientifico, i congressi hanno lo scopo di riunire e far confrontare le menti più brillanti del globo su argomenti di interesse scientifico.
E fu così che quell'anno, il 1927, vide riunirsi nello stesso luogo alcune delle personalità che avrebbero cambiato la storia della scienza.
Benjamin Couprie, Institut International de Physique de Solvay
L'argomento di quella edizione era "Elettroni e Fotoni" e vedeva come grandi protagonisti Albert Einstein e Niels Bohr (nella foto, uno è al centro in prima fila e l'altro all'estrema destra della seconda fila). Fu in quell'occasione che vennero pronunciate le celebri frasi "Dio non gioca a dadi", da Einstein, e "Einstein, smetti di dire a Dio cosa fare", dal collega Bohr.
La fotografia, di cui potete ammirare una versione finemente ricolorata successivamente, fu scattata da Benjamin Couprie e comprendeva dei volti notissimi del panorama della ricerca: più della metà di loro sarebbe stata insignita con il Premio Nobel. Come forse avete notato, è facile intuire il maschilismo che regnava (e per certi versi regna ancora oggi) nell'ambito scientifico e accademico: l'unica donna è infatti Marie Curie, che sarà tra l'altro l'unica a ricevere il Nobel in due discipline diverse (fisica e chimica).
Di seguito qualche altro scatto che ritrae i congressi Solvay nel corso della storia.