Una studentessa ha creato una pellicola biodegradabile da scarti di pesce che potrebbe sostituire la plastica
Da quando la plastica è stata introdotta nell'uso comune di tutti i giorni, è balzata progressivamente al top dei materiali non biodegradabili più inquinanti di sempre. L'uso e consumo della plastica nella vita quotidiana, sopratutto per quanto riguarda gli imballaggi, è una delle cause principali dell'inquinamento dei mari, degli oceani, dei fiumi e dei laghi. Possibile che non esista un'alternativa valida e biodegradabile al materiale plastico?
via The Guardian
Lucy Hughes, una designer di grande talento, ha vinto recentemente il James Dyson Award grazie alla sua geniale invenzione: il MarinaTex, un tessuto dalle caratteristiche simili a quelle della plastica, una vera e propria pellicola trasparente, compatta, resistente che può essere usate negli imballaggi degli alimenti e in altri prodotti.
Privo di sostanze chimiche, il MarinaTex è compostabile e si degrada completamente in natura nel giro di circa 6 settimane!
Lucy Hughes, un studentessa molto brillante del Sussex, ha avuto questa idea geniale facendo visita ad un vicino impianto per la lavorazione del pesce; lì, ha scoperto ed analizzato che nel processo veniva coinvolta fin troppa plastica per gli imballaggi, che poi in grande percentuale sarebbe finita negli oceani o nei corsi d'acqua.
Lucy ha così deciso di agire, e da quella prodigiosa visita al'impianto per la lavorazione del pesce, ha realizzato MarinaTex, una pellicola biodegradabile, resistente e compatta creata a partire dagli scarti del pesce.
Certo, per Lucy ci sono voluti più di 100 esperimenti prima di trovare la composizione adatta a questo nuovo materiale, ma il risultato finale è stato veramente sorprendente. Lucy ha affermato: " Gli scarti di un singolo merluzzo dell'Atlantico sono sufficienti per produrre 1.400 sacchi di nuovo materiale!"
E noi ne siamo pienamente convinti, tanto che l'idea alternativa e assolutamente sostenibile di questa brillante designer britannica potrebbe aprire a nuovi orizzonti nelle tecniche di imballaggio dei prodotti e nell'abbattimento dell'uso della plastica nell'ambiente.