L'uso di cemento sostenibile nel settore edile potrebbe abbattere le emissioni di CO2 nell'aria dal 50 all'80%
Nonostante ad oggi il cemento rappresenti circa l'8% delle emissioni globali di CO2, rimane ancora l'elemento principale per la costruzione di case, edifici e nell'ingegneria edile; il cemento rimane in poche parole, la colla che riesce a tenere assieme il calcestruzzo. Esistono soluzioni alternative al cemento e che possano ridurre le emissioni di carbonio nell'atmosfera? Forse si, anche se il cemento, dalla sua invenzione ed utilizzo per la costruzione di edifici, è secondo solo all'acqua in termini di quantità di sfruttamento da parte dell'uomo.
via Science Direct
Per questo la decarbonizzazione dell'industria e dell'economia dovrebbe ripartire dal concetto di sostenibilità, cosa che stanno progressivamente facendo altri settori, come l'agricoltura e le energie rinnovabili. Secondo un rapporto di The Guardian, il cemento potrebbe rappresentare quasi un quarto di tutte le emissioni di CO₂ generate dall'uomo entro il 2050.
Alternative al cemento tradizionale detto "Portland" esistono eccome; basti pensare che la produzione del cemento più comune si ottiene riscaldando una miscela di calcare e altri minerali ad una temperatura d circa 1.450 gradi, un processo che genera reazioni chimiche che rilasciano quantità immense di CO₂.
Alternative meno inquinanti del cemento Portland sono quello che derivano dall'uso di sottoprodotti o materiali industriali di scarto, come ad esempio la cenere di carbone, l'argilla calcinata, le scorie di altoforno, il calcare macinato oppure il silice. Questi materiali meno utilizzati vengono spesso sfruttati per realizzare una miscela resistente sia con il cemento tradizionale che da soli, usati come come collante per il calcestruzzo.
Questi materiali "di scarto" possono ridurre le emissioni di CO2 derivate dalla produzione di cemento dal 50 all'80% a seconda della tecnologia usata; sono molto più resistenti e duraturi rispetto al cemento Portland e favorirebbero una maggiore sostenibilità; nonostante ciò, il settore delle costruzioni edili ancora tarda a mettere in atto tecnologie e processi alternativi alla produzione di cemento. Eppure, se solo ci fermassimo a pensare, il nostro futuro e quello del pianeta Terra, dipenderebbe anche da questo.
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0008884611000950
https://www.theguardian.com/cities/2019/feb/25/concrete-the-most-destructive-material-on-earth