I treni ad idrogeno potrebbero sbarcare in Italia a partire dal 2021: zero emissioni e acqua come propulsore
Dopo il grande successo ottenuto in Olanda, in Belgio e in Germania, a partire dal 2021 potrebbero arrivare anche in Italia i primi treni ad idrogeno, un'alternativa sostenibile e a bassissimo consumo di energia che sta già investendo il sistema dei trasporti e che potrebbe contribuire in maniera solida e sostanziale al processo di decarbonizzazione degli stessi. Il progetto di portare i primi treni ed idrogeno anche in Italia è da imputare all'accordo stipulato tra la Snam e la Alstom.
La Snam è uno dei colossi più importanti a livello globale per quanto riguarda le infrastrutture energetiche, mentre la Alstom è una prestigiosa azienda che si occupa da anni di mobilità sostenibile. Il loro accordo quinquennale prevede l'introduzione in Italia di treni alimentati ad idrogeno Coradia iLint, già attivi dal 2018 in Germania.
L'accordo quinquennale prevede la costruzione e la fornitura di tutte le infrastrutture necessarie all'introduzione del treno ad idrogeno in Italia, a partire progressivamente dal 2021; Snam si occuperà della costruzione di infrastrutture per il rifornimento dell'idrogeno, Alstom della fornitura e della manutenzione di questi treni.
Un treno ad idrogeno non ha bisogno di alcun carburante per funzionare, è a zero emissioni e sfrutta l'acqua come propulsore; il modello Coradia iLint della Alstrom è capace di realizzare 600 chilometri ad una velocità di 120 chilometri all'ora, anche se la società internazionale sta lavorando ad un nuovo treno ad idrogeno capace di arrivare a 1000 chilometri di autonomia ad una velocità media di 180 km/h.
“Con questa iniziativa vogliamo dare un ulteriore contributo alla decarbonizzazione dei trasporti e allo sviluppo di una economia dell’idrogeno in Italia”, afferma l'amministratore delegato della Snam. Un'iniziativa che ha già avuto un grande traino nei Paesi Bassi e, negli ultimi anni, in Germania. In attesa di una rivoluzione sostenibile anche in Italia.