Questa serra sul tetto a Montreal è grande quanto 3 campi da calcio e nutre il 2% della città con frutta e verdura

di Simone Fabriziani

14 Settembre 2020

Questa serra sul tetto a Montreal è grande quanto 3 campi da calcio e nutre il 2% della città con frutta e verdura

Sapevate che la più grande serra su un tetto del mondo si trova nella città canadese di Montreal e riesce a sfamare circa il 2% della popolazione metropolitana? Benché non sia una novità assoluta quella degli orti e delle serre realizzate sui tetti dei grattacieli delle grandi città, l'iniziativa di Lufa Farms, nata nel lontano 2009 in Quebec, in Canada, tende a ridurre le emissioni in città e contribuisce ad evitare il deterioramento del cibo dovuto al trasporto.

via Phys.org

Lufa Farms/Wikimedia

Lufa Farms/Wikimedia

L'iniziativa Lufa Farms nasce nel 2009 grazie a Mohamed Hage, di origine libanese, assieme alla moglie statunitense Lauren Rathmell, e al momento possiede quattro giardini pensili in tutto il Canada, compreso l'ultimo realizzato nella città di Montreal, una serra sul tetto delle dimensioni di 15.000 metri quadrati (pari a tre campi da calcio) che coltiva frutta e verdura a chilometro zero e attraverso la coltura idroponica.

La coltura idroponica consiste nell'eliminare la necessità del suolo e del terreno per la crescita delle piante mentre queste ultime "bagnate" da vapori carichi di acqua e nutrienti essenziali.

Fadi Hage/Wikimedia

Fadi Hage/Wikimedia

"Ora siamo in grado di nutrire quasi il due per cento di Montreal con le nostre serre e le nostre fattorie partner", dice Thibault Sorret, che sottolinea come la serra idroponica di Montreal aiuti a risparmiare sul riscaldamento interno all'edificio e sull'acqua: questa viene raccolta per il suo 90% come acqua piovana, la stessa che viene poi utilizzata da tubi di irrigazione per le piante e per la frutta, favorendo un micro-clima che permette a bombi, coccinelle, vespe ed altri insetti di impollinare liberamente ed "occuparsi" dei parassiti.

Lufa Farms dà attualmente lavoro a più di 500 impiegati e vende cesti di frutta e verdura a chilometro zero a circa 20.000 famiglie a settimana al prezzo di 30 dollari; in attesa che questa redditizia azienda si espanda anche oltre il territorio canadese.