Tra le nubi di Venere potrebbero esserci tracce di vita aliena: la sensazionale scoperta di un team di ricercatori
Quante volte ci siamo interrogati sulla possibilità di non essere soli nell'universo? Di sicuro, si tratta di un quesito fondamentale, che l'uomo si pone da tempo, spinto dalla curiosità e dalla necessità di conoscere a fondo le origini e le caratteristiche del sistema in cui si trova.
Bene: per tutti quelli che vivono ripetendosi questo interrogativo, è arrivata una notizia a dir poco interessante... dal pianeta Venere. I ricercatori, infatti, hanno individuato nella sua atmosfera tracce di un gas che potrebbe essere originato da forme di vita aliene.
Stiamo parlando della fosfina, un gas tossico la cui presenza nell'atmosfera di Venere non può essere spiegata attraverso alcun processo noto. Proprio per questo, il team di studiosi internazionali che ha reso nota l'interessante scoperta è portato a credere che la fosfina potrebbe derivare da organismi in vita.
Non aspettatevi alcun individuo "alieno" dalle caratteristiche particolari o spaventose, tuttavia: la fosfina può essere anche originata da organismi anaerobici, batteri e microbi compresi. Viste le condizioni piuttosto inospitali e inabitabili della superficie di Venere, il gas è stato rintracciato nella sua atmosfera, a circa 56 km dal terreno.
Questo gas, in ogni caso, è da sempre legato per gli scienziati a forme di vita nello spazio, come un chiaro indicatore della loro presenza. Sul nostro Pianeta può trovarsi in tutti quei contesti in cui sono presenti molti batteri e materia organica in decomposizione, e produce un odore forte e sgradevole simile a quello del pesce marcio.
William Montgomerie/James Clerk Maxwell Telescope
Una possibile traccia di vita, dunque, che ha attirato in breve l'attenzione della comunità scientifica proprio su Venere. Le nuvole e l'atmosfera del nostro Pianeta vicino avrebbero quindi tutte le condizioni necessarie per ospitare il gas, e questa presenza sarà ora oggetto di studi ai fini di chiarirne l'esatta provenienza. «O la fosfina è prodotta da un processo chimico o geologico che nessuno conosce, o potrebbe esserci una ragione biologica» ha spiegato a questo proposito l'astrofisica Emily Drabek-Maunder del Royal Observatory of Greenwich.
Sebbene non sia certo che si tratti di fonti di vita, quello della fosfina è davvero un ritrovamento particolare, dato che nulla di ciò che è conosciuto su Venere può produrre quella quantità di gas. La scoperta, avvenuta quasi per caso, è stata resa possibile dall'utilizzo del potente telescopio James Clerk Maxwell, nell'ambito di ricerche che non erano volte a verificare la possibile presenza di vita su Venere. «Quando abbiamo rilevato i primi accenni di fosfina nello spettro di Venere è stato un vero shock» ha rivelato Jane Greaves, dell'Università di Cardiff, che ha guidato lo studio.
Non resta ora che capire da cosa sia stata originata l'enorme quantità di gas trovata intorno al pianeta. Per farlo, stando a quanto riferito dagli astrofisici, sarà necessario inviare veicoli spaziali proprio nella sua atmosfera, per esaminare da vicino e confermare eventuali forme di vita aliena tra le sue nuvole. Batteri o forme unicellulari, infatti, potrebbero "albergare" nelle goccioline liquide presenti sopra la terra venusiana, e sarà indubbiamente interessante scoprire quali sono i processi che potrebbero averli originati. Non resta che aspettare e sapere se la vita, nell'universo, è molto più diffusa di quanto pensiamo...